Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » ItaliaOggi-Superiori, la Toscana contro il dlgs

ItaliaOggi-Superiori, la Toscana contro il dlgs

Una lettera. Superiori, la Toscana contro il dlgs Ancora polemiche contro la riforma della scuola Moratti e questa volta è la regione Toscana a fare la sua richiesta: ritirare il dec...

21/06/2005
Decrease text size Increase text size
ItaliaOggi

Una lettera.

Superiori, la Toscana contro il dlgs

Ancora polemiche contro la riforma della scuola Moratti e questa volta è la regione Toscana a fare la sua richiesta: ritirare il decreto sugli istituti superiori.
È l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro della regione, Gianfranco Simoncini, che, in una lettera inviata a tutti i parlamentari toscani, chiede dunque che si apra subito 'una nuova e più intensa fase di confronto e di riflessione sugli effetti del decreto legislativo di riforma della scuola superiore e che si ritiri il provvedimento che rischia di innescare un'inarrestabile fase di declino del nostro sistema di istruzione'.

In questa lettera l'assessore, oltre ad approfondire le motivazioni della netta opposizione della regione verso il decreto, si fa carico del disagio e delle valutazioni negative diffuse e manifestate dalle scuole, dalle organizzazioni sindacali, dagli insegnanti, dalle famiglie.

Quali i motivi di dissenso? Essenzialmente due spiega: il primo è l'inevitabile perdita di unitarietà del sistema istruzione a seguito dello 'scorporo, in favore delle regioni, dell'attuale istruzione professionale statale'.

Il secondo invece è relativo al metodo usato dal governo che, con il trasferimento di competenze operato per decreto, travalica i limiti della sua stessa delega e ignora le disposizioni del nuovo titolo V della Costituzione.

Inoltre, la separazione fra istruzione professionale e licei creerebbe non pochi problemi di gestione nella regione stessa a cominciare dalla questione delle 3.460 cattedre e dei 35 mila allievi senza avere delle indicazioni sulle modalità e sui finanziamenti necessari per attuare questo corposo trasferimento.

'Difendere l'esclusività e la centralità del ruolo della scuola rispetto al diritto-dovere all'istruzione', conclude l'assessore, 'significa affermare il principio fondamentale secondo il quale la presa in carico educativa del giovane deve rimanere assegnata al soggetto costituzionalmente preposto a tale funzione, cioè le istituzioni scolastiche autonome'