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L'Articolo-DALLA CAMPANIA UN SECCO "NO" ALLA MORATTI

del 16 ottobre 2004 DALLA CAMPANIA UN SECCO "NO" ALLA MORATTI Riesce la mobilitazione nella scuola. Tensione alta negli atenei Molte scuole (soprattutto a Napoli città) chiuse fino alle 9,30....

16/10/2004
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L'Articolo

del 16 ottobre 2004

DALLA CAMPANIA UN SECCO "NO" ALLA MORATTI
Riesce la mobilitazione nella scuola. Tensione alta negli atenei

Molte scuole (soprattutto a Napoli città) chiuse fino alle 9,30. Genitori e alunni fuori dai cancelli ad aspettare la ripresa delle lezioni. Lo sciopero generale di un'ora (la prima o l'ultima) nelle scuole campane ha fatto registrare "una straordinaria partecipazione". Almeno così riferiscono i sindacati di categoria. Che sottolineano la "grande adesione" alla protesta di docenti, dirigenti e personale Ata. Cgil, Cisl e Uil non forniscono cifre esatte, anvhe per le difficoltà legate al fatto che rispetto ai 160 mila addetti (tra amministrativi e insegnanti) impegnati nella regione non è stato possibile, fino alla tarda serata di ieri, conoscere il numero delle presenze effettive, né di quanti avessero la prima ora di lezione. Ma le proiezioni indicano una piena riuscita della mobilitazione, che supera abbondantemente il 50% delle adesioni. La protesta contro la Moratti è iniziata proprio dalla Campania. E nelle prossime settimane si sposterà in tutte le regioni italiane. Fino ad arrivare alle iniziative del 29 ottobre (astensione da tutte le attività collaterali all'insegnamento) e del 15 novembre (manifestazione nazionale a Roma). "Rivendichiamo commenta Luigi Bifulco, segretario regionale Cisl Scuola più posti di lavoro, per il sostegno e per il personale Ata, chiediamo più immissioni in ruolo ed il superamento del precariato storico, vogliamo la sicurezza degli edifici, vogliamo risorse aggiuntive per le scuole del Mezzogiorno, dove bisogna combattere il nemico in più rappresentato dalla dispersione. Diciamo no alla riforma Moratti, a partire dal tutor, ci opporremo con tutte le nostre forze al disegno di legge sullo stato giuridico dei docenti che cerca di annullare la contrattazione. Fino a quando su questi problemi non perverranno indicazioni soddisfacenti, la nostra mobilitazione andrà avanti". "L'alta adesione allo sciopero sottolinea Franco Buccino, Flc Cgil è il risultato di una lunga vertenza che dura da mesi e che recentemente si è perfettamente integrata con le rivendicazioni nazionali e che intrecciato tematiche più specifiche, come la riduzione degli organici, i posti di sostegno e la sicurezza negli istituti, con altre più generali come il rinnovo contrattuale". "Molte scuole della regione rilancia Luigi Panacea, responsabile napoletano della Uil Scuola non possono portare avanti un'attività didattica regolare a causa delle carenze di organico del personale ausiliario e tecnico. Una situazione che diventa sempre più difficile".
Intanto, anche sul fronte universitario la situazione rimane calda. Ieri mattino c'è stata un'assemblea di studenti e ricercatori, promossa dall'Udu, alla Facoltà di Ingegneria della "Federico II". L'incontro si è concluso con un presidio sotto la sede Rai di Napoli e con l'occupazione simbolica di un'aula della presidenza. I motivi della protesta? Il ddl sullo stato giuridico dei docenti e i tagli alla ricerca e all'università contenuti nell'ultima Finanziaria.
Antonio Montanaro