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La Nuova Sardegna-Scuola, la Cisl contro la riforma

Scuola, la Cisl contro la riforma Affollato convegno dedicato al decreto del secondo ciclo ...

22/10/2005
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Nuova Sardegna

Scuola, la Cisl contro la riforma
Affollato convegno dedicato al decreto del secondo ciclo


SASSARI. La legge di riforma scolastica firmata Moratti non piace ai sindacati, né ai docenti, né agli alunni. E l'altra mattina il quadro del malcontento è emerso, ancora una volta, nel convegno regionale promosso dalla Cisl Scuola Sassari-Olbia. Un convegno che ha chiarito tutti i "perchè no alla riforma" ma che ha anche sottolineato che "è legge e va rispettata".
In particolare si è posto l'accento sull'attuazione del decreto sul secondo ciclo, i problemi aperti e i punti critici. Vanna Spanu, segretaria della Cisl Scuola del territorio, ha chiamato relatrici e relatori che la materia davvero hanno dato prova di averla ormai assorbita, riuscendo a catalizzare l'attenzione di tutti. Un uditorio di "gente di scuola" che ha affollato la sala conferenze della Camera di commercio per cercare di capire come il governo abbia deciso di disegnare il nuovo ordinamento scolastico. Come comportarsi di fronte a questo cambiamento radicale della scuola italiana? Un cambiamento da governare, "anche se è mancato il confronto col ministro e con il governo - ha detto Laura De Lazzari, della Cisl Scuola nazionale -, su una partita che non coinvolge solo docenti e studenti, ma che dovrebbe rappresentare lo strumento per lo sviluppo dell'Italia". Aneddoti e racconti su "topi disorientati" e "rospi che si salvano con l'intelligenza" sono stati utili a Ivana Summa, preside del liceo classico di Bologna, per spiegare quale impatto sugli alunni, sugli insegnanti e sulla scuola, ha il sistema dei licei e il sistema di istruzione e formazione varato dalla Moratti. Oriana Putzolu (segreteria regionale) non ha lesinato critiche al governo sardo: "Se la riforma Moratti ha già prodotto 5000 posti di lavoro in meno in Sardegna, la formazione professionale mancata rischia di farne perdere altri duemila, mentre migliaia di ragazzi non hanno possibilità di studiare e formarsi". Intanto l'assessore provinciale all'Istruzione, Laura Paoni rilancia sulla concertazione: riaprire quei tavoli di confronto che in questi anni sono rimasti vuoti. E il sindacato ringrazia.