Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » La Repubblica - Disgelo sul buono scuola in Piemonte

La Repubblica - Disgelo sul buono scuola in Piemonte

Disgelo sul buono scuola Il Polo apre ai sindacati Critiche di CgilCislUil al progetto di legge ALBERTO CUSTODERO Nella discussione sul "buono scuola" la maggioranza di centrodestra che ...

06/11/2001
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Disgelo sul buono scuola
Il Polo apre ai sindacati

Critiche di CgilCislUil al progetto di legge

ALBERTO CUSTODERO

Nella discussione sul "buono scuola" la maggioranza di centrodestra che governa la Regione apre ai sindacati. Ieri mattina c'è stato un incontro a Palazzo Lascaris tra l'ufficio di presidenza del consiglio, i capigruppo e i sindacati. "Il confronto è stato veramente utile - ha commentato il vice presidente Lido Riba, che ha moderato l'incontro - e ha permesso anche alle minoranze di fornire un importante contributo".
"Le organizzazioni dei lavoratori - ha dichiarato l'assessore alla Cultura Giampiero Leo - sono per noi, ora e in futuro, interlocutori importanti. E loro, a differenza di alcune forze dell'estrema sinistra che hanno ribadito un no indiscriminato alla legge, ci hanno riconosciuto il diritto dovere di legiferare: '#8216;modificatela e poi approvatela' è stato il loro messaggio, che ha sconfessato chi, da sinistra, sostiene di battersi per non fare passare il buono scuola".
I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito valutazioni critiche sull'assegnazione delle risorse, l'esclusione di determinate voci per i rimborsi, il tetto di 140 milioni ritenuto troppo alto. Il Sin.Pa e l'Ugl hanno manifestato invece il loro "sì".
Ferma opposizione è stata ribadita da Pino Chiezzi (Pdci), Mario Contu (Prc) ed Enrico Moriconi (Verdi), per i quali "il testo non sembra emendabile, va ritirato e riformulato", Giancarlo Tapparo (Riformisti per l'Ulivo) ha proposto di sospendere la discussione sul buono scuola "senza né vinti, né vincitori". Hanno apprezzato l'atteggiamento di apertura dell'assessore sia Costantino Giordano (Democratici) sia Antonio Saitta (Popolari).
Giuliana Manica, per i Ds, ha dichiarato di ritenere "positivo che i sindacati confederali siano coinvolti nell'esame di un disegno di legge che li riguarda direttamente. Ci pare significativo che l'assessore e l'intera maggioranza abbiano deciso, con un improvviso cambio di sensibilità, di prendere in considerazione le posizioni dei lavoratori della scuola per giungere a una modifica del disegno. Naturalmente il nostro giudizio di merito verrà a trattativa conclusa".
Oggi il dibattito sul bonus riprende in consiglio regionale anche se le opposizioni avevano chiesto di sospenderlo in attesa di concludere le trattative su come modificare la legge. L'assessore Leo si richiama alle "convergenze parallele" di Aldo Moro per spiegare la scelta di andare avanti: "sono discussioni che possono procedere indipendentemente l'una dall'altra".
Il capogruppo dei popolari Antonino Saitta si è chiesto, invece, "che fine faranno i 35 miliardi che erano stati accantonati nel bilancio 2001 per la legge sulla parità scolastica". e che, non essendo stata approvata la legge entro il 30 ottobre, tornano a disposizione. Il centrosinistra si è detto d'accordo a rispettare un ordine del giorno approvato alcuni mesi fa secondo il quale, se la legge non fosse stata approvata, i soldi sarebbero comunque stati impiegati nell'istruzione. A questo proposito, Saitta ha ricordato che, secondo i dati del Cnr del 2000, "il Piemonte è agli ultimi posti in Italia per quanto riguarda la spesa destinata al diritto allo studio".
A chiarire ogni dubbio è intervenuto lo stesso presidente della giunta. "È una partita che dobbiamo ancora definire - ha dichiarato Enzo Ghigo - c'è la proposta dell'assessore alla Cultura che prevede di destinare una quota consistente di quei fondi all'istruzione. E io non sono contrario, dobbiamo solo stabilire il modo".