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La SIcilia-CAtania-No alla riforma Moratti a rischio 600 posti di lavoro" Cgil e genitori marciano insieme

oggi corteo fino in prefettura "No alla riforma Moratti a rischio 600 posti di lavoro" Cgil e genitori marciano insieme Scendono stamane ancora una volta in piazza la Cgil e la Cigl scuola con...

30/04/2004
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La Sicilia

oggi corteo fino in prefettura
"No alla riforma Moratti a rischio 600 posti di lavoro" Cgil e genitori marciano insieme

Scendono stamane ancora una volta in piazza la Cgil e la Cigl scuola contro le politiche del governo e in particolare i paventati tagli nella scuola pubblica. Si tratta di una continuazione di una analoga manifestazione indetta dal Comitato per la difesa della scuola pubblica, organizzata lo scorso mese, quando vennero restituite più di 5000 agende, "pervenute nelle scuole - rileva una nota sindacale - come strumento di propoganda del ministero". Si tratta di agende con le quali la Moratti comunicava ai docenti il contenuto della sua riforma.
"Il ministero - afferma il segretario provinciale della Cgil scuola, prof. Franco Tomasello - con pervicacia continua nell'opera di smantellameto della scuola pubblica con un disegno oscurantista che mira a privare la collettività degli strumenti indispensabili per la crescita democratica dei saperi e delle conoscenzè". Tomasello sottolinea che, nello specifico catanese, i tagli colpiranno principalmente "quelle istituzioni scolastiche ubicate nelle aree territoriali degradate". Secondo la Cgil scuola a Catania si avrà la perdita di 600 posti di lavoro tra personale docente e Ata dal momento che non verranno istituite 102 sezioni nella scuola dell'infanzia, 44 classi nella scuola secondaria di primo grado; mancheranno pure 197 cattedre nella scuola secondaria di secondo grado, malgrado a Catania in quest'ulimo segmento vi sia un aumento di circa 2000 nuove iscrizioni rispetto al corrente anno scolastico. A fronte di queste cifre il sindacato ritiene "risibile l'offerta di soli 12 posti recentemente avanzata da parte del dirigente del Csa". "A causa di questi tagli la Cgil scuola - continua Tomasello - ha dato mandato al proprio ufficio legale, sollecitato dai genitori e dall'associazione dei docenti, di impugnare la legge Moratti".
Intanto si muove anche il Ccoordinamento dei docenti e dei genitori in difesa della scuola pubblica. Per oggi alle 17 è stato organizzata una protesta con concentramento all'ingresso di via Etnea della villa Bellini. Da lì il corteo si muoverà fino alla Prefettura per la consegna di 2.500 firme raccolte per chiedere l'abroga"ione della legge Moratti e dei decreti attuativi. A tal proposito vengono coinvolti anche i collegi dei docenti per ostacolare le prossime riunioni per l'adozione dei libri di testo, per rifiutare la figura del docente tutor e mantenere i Pof approvati negli anni precedenti. Il coordinamento annucnia che già i collegi dei docenti di tre scuole elementari di Catania (Diaz, Caronda, Mazzini), hanno espresso parere sfavorevole alle introduzioni previste dalla riforma. Su questa stessa linea si muoverebbe anche la media statale Mascagni, mentre una decina di altre scuole si preparano a valutare l'applicabilità della riforma. I genitori motivano la loro protesta con la difesa del diritto allo studio dei loro figli e la tutela dei percorsi educativi e didattici. "La scuola pubblica e democratica - dicono - è un bene della comunità".
Mario Castro