Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » La Sicilia-il "controvertice" "L'istruzione non è una merce"

La Sicilia-il "controvertice" "L'istruzione non è una merce"

assemblee e cortei: il "controvertice" "L'istruzione non è una merce" Protestano studenti e sindacati Quelli che sono contro la mercificazione dell'istruzione. Quelli che sognano l'Europa de...

09/11/2003
Decrease text size Increase text size
La Sicilia

assemblee e cortei: il "controvertice" "L'istruzione non è una merce"
Protestano studenti e sindacati

Quelli che sono contro la mercificazione dell'istruzione. Quelli che sognano l'Europa dei diritti sociali e non dei mercati. Quelli che si battono per l'aumento degli investimenti nella formazione pubblica. In poche parole: quelli che oggi faranno di tutto per rovinare la festa alla Moratti. Monta a Catania il "contromovimento" in occasione del vertice euromediterraneo dei ministri. Studenti, movimenti, sindacati, partiti: tutti a dire "no", ma anche a proporre un modello alternativo di politiche scolastiche. Una manifestazione è in programma per questa mattina alle 9 da via Etnea (all'altezza di villa Bellini), con presidio in piazza Dante.
Ma già ieri in città il "movimento" ha approfondito i temi e le motivazioni alla base della protesta. In mattinata un incontro a Scienze Politiche, nel pomeriggio assemblea studentesca nel chiostro del Palazzo centrale di piazza Università. A Lettere, già da qualche giorno, mobilitazione e assemblee . La piattaforma dei collettivi studenteschi: "Occorre andare avanti e ripensare tutti il sistema scolastico e universitario del nostro paese, lottare per un'università e una scuola di massa che garantiscano livelli elevati di istruzione a tutti, per l'innalzamento dell'obbligo scolastico e una partecipazione attiva e reale degli studenti a una gestione paritetica della scuola e dell'università, per la difesa di un sistema statale che sappia garantire strutture, qualità dello studio e tempo pieno per tutti nella scuola di base".
Le segreterie di Cgil-Cisl e Uil hanno scritto una lettera aperta alla Moratti: "Ci sfugge, signor Ministro, l'idea che lei ha della formazione e della ricerca o meglio temiamo che dentro l'esigenza da lei sottolineata della modernizzazione de sistema formativo italiano ci sia un preciso disegno di impoverimento e forse di lento smantellamento di quella che è stata una delle più importanti conquiste della nostra Repubblica. Sanno i ministri da lei convocati che in Italia continuano a essere tagliati fondi per la scuola pubblica, l'università e la ricerca.? Che si abbassa l'obbligo scolastico e si precarizza il lavoro dei docenti e dei ricercatori e si riducono i servizi agli studenti? Si aggraveranno le condizioni già difficili del Mezzogiorno e che nella nostra Provincia aumenteranno dispersione scolastica, disagio delle famiglie, pericolosità degli edifici scolastici, senza contare la perdita negli ultimi anni di più di mille posti di lavoro solo negli organici della scuola. Ci chiediamo che futuro si prepara per i nostri ragazzi su cui graveranno scelte che riteniamo pericolose e irresponsabili".
Mario Barresi