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La Sicilia-"Investiamo sui sogni dei nostri giovani"

"Investiamo sui sogni dei nostri giovani" Il nuovo anno accademico si è aperto ufficialmente il 1° agosto scorso, con l'avvio delle procedure per l'immatricolazione e l'iscrizione ai corsi di l...

21/08/2005
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La Sicilia

"Investiamo sui sogni dei nostri giovani"

Il nuovo anno accademico si è aperto ufficialmente il 1° agosto scorso, con l'avvio delle procedure per l'immatricolazione e l'iscrizione ai corsi di laurea dell'Università di Catania. Anche quest'anno, le numerosissime matricole che verosimilmente sceglieranno di compiere il proprio percorso di formazione superiore nell'Ateneo catanese potranno contare su un'ampia gamma di corsi di studio offerti dalle 12 facoltà, sia triennali che specialistici, e indirizzare così il proprio futuro secondo le proprie attitudini e aspirazioni.
"L'offerta formativa del nostro Ateneo - spiega il rettore Ferdinando Latteri - è oggi quanto mai ricca e differenziata e mira a rispondere in maniera adeguata sia alle esigenze di crescita culturale e sociale che provengono dalla nostra comunità e soprattutto dai giovani siciliani, sia alle richieste di un mercato del lavoro sempre più in evoluzione. Ciascuna delle 12 facoltà, e con esse la Scuola Superiore di Catania, ha messo a punto in questi anni, a partire dalla riforma che ha introdotto le lauree triennali e specialistiche, piani didattici avanzati e istituito corsi di studio innovativi che hanno incontrato un altissimo gradimento da parte degli studenti. Lo dimostra certamente il numero degli iscritti dell'ultimo anno, che sfiora quota 70 mila, così come il numero di matricole sempre crescente".
Tutto ciò ha comportato una profonda e faticosa ridefinizione del modello formativo tradizionale. Quali sono gli esiti di questo passaggio "epocale" e quali le sfide ancora in corso?
"L'Università di Catania, come tutti gli Atenei italiani, ha dovuto portare a termine nell'ultimo quinquennio una straordinaria e difficile opera di sperimentazione di un modello didattico e di un sistema pedagogico che stravolgevano i principi seguiti per tanti anni, adottando di conseguenza uno schema organizzativo completamente nuovo. Non è stato affatto facile, e i risultati ottenuti, che sono ampiamente suffragati dai numeri, si devono soprattutto, oltre che alla politica del nostro Ateneo, allo straordinario impegno e all'abnegazione di tutte le componenti universitarie: dai docenti, al personale tecnico-amministrativo, agli studenti.
Ancora oggi, forti dell'esperienza sinora compiuta, stiamo continuando ad impegnarci per la razionalizzazione e la semplificazione dell'offerta formativa, avvicinandoci sempre più al modello europeo di istruzione universitaria. Ci stiamo inoltre spendendo per il rafforzamento di quei percorsi sui quali siamo in grado di esprimere le nostre migliori potenzialità, per la riduzione della durata media della formazione nei nuovi corsi di laurea, assicurando al tempo stesso la coerenza del piano didattico con la missione formativa di ciascun corso, legata certamente alla trasmissione di nozioni scientifiche e professionali ma anche di specifici valori ed aspetti culturali.
Dobbiamo infine tendere, in virtù delle profonde innovazioni nei riferimenti scientifici e dei veloci cambiamenti delle relazioni sociali che stiamo vivendo nell'epoca attuale, verso processi formativi personali più articolati ed elastici distribuiti nelle varie fasi della vita attiva di ciascuno (long-life learning), che superino il vecchio modello "a ciclo unico" ed esaustivo, non più adatto ai nuovi paradigmi".
Come si raggiunge, praticamente, quest'ultimo obiettivo?
"Investendo, come abbiamo fatto, nel potenziamento sia quantitativo che qualitativo dei percorsi post-laurea: master di primo e di secondo livello, dottorati, corsi di formazione avanzata e di perfezionamento, scuole di specializzazione, corsi di aggiornamento professionale e di formazione permanente, progettati e realizzati insieme con le imprese, con le associazioni di categoria, con gli ordini professionali e le istituzioni del territorio o anche con prestigiose istituzioni accademiche estere.
Tali iniziative mirano a fornire ai nostri laureati un ulteriore bagaglio di preparazione culturale e professionale e concreti strumenti per un raccordo ancora più stretto con il mondo sociale e produttivo. Del resto, gli ultimi dati sulla condizione occupazionale ci dicono che chi si laurea presso la nostra Università ha ottime possibilità di affermarsi nel mondo del lavoro, ma al tempo stesso cresce sempre più la domanda di formazione post-laurea, intesa come valore aggiunto per acquisire maggiore competitività nello scenario occupazionale e produttivo".
La vita universitaria non è fatta però soltanto di studio, chi sceglie un Ateneo lo fa anche per la sua offerta collaterale in termini di opportunità extra curriculari. Cosa può offrire Catania in questo senso ai suoi studenti?
"Da sempre tutte le facoltà del nostro Ateneo si sono segnalate per l'alto numero di opportunità offerte ai propri iscritti. In questi ultimi anni, poi, i nuovi modelli formativi adottati hanno permesso di arricchire ancora di più il raggio delle iniziative: si va, ovviamente, dalla consolidata possibilità di praticare tantissimi sport presso le modernissime strutture del Cus Catania, uno dei migliori e più frequentati d'Italia, ad iniziative artistiche e ludico-ricreative con il Casr e con l'Ersu, ai numerosi laboratori sul cinema, sul teatro, sul giornalismo o sui nuovi mezzi di comunicazione. Una delle chance più importanti che offriamo ai nostri studenti è quella di partecipare ai programmi di scambio europeo Socrates e Leonardo, attraverso il quale possono compiere proficui periodi di studio o di tirocinio presso le migliori università o le imprese del Vecchio Continente. Ma, grazie all'entusiasmo ed all'impegno dei loro docenti, gli studenti hanno anche la possibilità di prendere parte ad iniziative di alto spessore e di livello internazionale come ad esempio è avvenuto quest'anno con Eurobot, con il progetto di simulazione diplomatica presso le Nazioni Unite, e ancora con le campagne di volo parabolico dell'Agenzia spaziale europea, con la progettazioni di prototipi per auto da corsa del programma Formula Students, e in tante altre iniziative. Ogni facoltà garantisce insomma al singolo studente gli strumenti più opportuni e adattabili ai suoi obiettivi e alle sue aspirazioni per integrare il proprio percorso di studi in maniera anche divertente.
Le future matricole del nostro Ateneo avranno quindi l'opportunità di compiere il proprio percorso formativo in una realtà universitaria dinamica e competitiva, che sta cercando di adeguarsi, con risultati che possiamo considerare più che soddisfacenti, alle nuove sfide dell'istruzione e della formazione, pur rimanendo profondamente legata alla sua missione di diffusione della cultura e di trasmissione dei valori".
Paolo Marletta