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La Sicilia-La CGIL all'attacco

scuola La Cgil all'attacco: "In provincia situazione drammatica" La Cgil - Scuola agrigentina si prepara alla "calda" stagione autunnale, lancia accuse ben precise circa la riduzione di personal...

15/10/2003
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La Sicilia

scuola
La Cgil all'attacco: "In provincia situazione drammatica"

La Cgil - Scuola agrigentina si prepara alla "calda" stagione autunnale, lancia accuse ben precise circa la riduzione di personale e di risorse finanziarie per l'importante comparto scolastico, propone una propria piattaforma rivendicativa e chiama ad Agrigento il segretario nazionale, Enrico Panini, che, per la prima volta nella città dei templi, viene a presiedere un attivo interprovinciale che si è svolto ieri mattina nella sala Zeus del Palacongressi, alla presenza di una folta delegazione di docenti e personale Ata di tre province.
Hanno relazionato sulle difficoltà che la scuola oggi attraversa, in campo nazionale e regionale, Carmelo Patti per Agrigento, Lillo Fasciana per Caltanissetta, Rita Magnano per Enna, Enza Albini e Santo Inguaggiato per la segretaria regionale di Palermo. Il segretario generale della Cgil agrigentina, Piero Mangione, ha portato il saluto ai delegati.
"In provincia di Agrigento - denuncia subito Carmelo Patti - la situazione è davvero drammatica. L'assunzione del personale docente risulta dimezzato. Nell'anno scolastico 2001-2002 vi sono state per le scuole medie inferiori e superiori 701 nomine di cui 201 a tempo indeterminato. L'anno successivo, invece, le cifre sono scese a 354 unità con nessuna nomina in ruolo. E quest'anno la situazione generale peggiora ancora. Si assiste al taglio degli organici dei collaboratori scolastici in molte scuole".
Mentre Carmelo Patti lancia precise accuse sullo sfascio in cui vengono tenute molte scuole superiori di Agrigento e provincia, molte delle quali sono prive sulle più elementari norme sulla sicurezza, Piero Mangione si sofferma sulle ragioni dello sciopero generale del 24 ottobre che coinvolge in maniera peculiare il mondo scolastico per la difesa della scuola pubblica, per il paventato pericolo di abbandono da parte dei giovani e per la difesa della dignità professionale di tutti gli operatori scolastici. I delegati di Enna, Caltanissetta e Palermo hanno lamentato che la situazione nelle loro province non è dissimile da quella agrigentina e hanno sottolineato l'allarme che aleggia nei plessi scolastici precari, a seguito delle notizie di crolli di soffitti nelle istituzioni scolastiche di Trapani e Messina. Denunciati la privatizzazione, il taglio degli organici, l'edilizia precaria, la mancanza degli investimenti, i bonus regionali e nazionali alle istituzioni private e l'assenza di investimenti per l'assunzione di personale, la valorizzazione professionale dei docenti e il concorso per i