La Sicilia-"No all'indicazione dei docenti tutor"
"No all'indicazione dei docenti tutor" Ricominciano sempre insieme: la scuola e le agitazioni. Quest'anno, prima ancora degli studenti, sono i genitori e gli insegnanti a scendere in campo per ...
"No all'indicazione dei docenti tutor"
Ricominciano sempre insieme: la scuola e le agitazioni. Quest'anno, prima ancora degli studenti, sono i genitori e gli insegnanti a scendere in campo per ribadire il loro no alla riforma Moratti e ad alcuni suoi aspetti cruciali. Il "Coordinamento docenti/genitori catanesi in difesa della scuola pubblica" ha già fissato un'assemblea che si terrà lunedì 20 settembre. L'orario è già deciso, le 17, mentre la sede verrà indicata, insieme ad ogni altro genere di informazioni utili, nel sito retescuole.catania@libero.it
Genitori e insegnanti insieme contestano tutto del decreto 59 e in particolare l'istituzione della figura del docente tutor per le elementari. Nelle intenzioni del ministro il docente tutor cura i rapporti con la famiglia, compila il portfolio, cioè il documento di valutazione dell'allievo, coordina il lavoro degli altri insegnanti della classe, e ha la responsabilità specifica del processo di apprendimento di ciascun alunno. Una figura che il coodinamento docenti/genitori contesta dal punto di vista didattico, educativo e sindacale.
Con l'introduzione di questa nuova figura - dice il coordinamento - si riduce, di fatto, il tempo scuola, si attua una gerarchizzazione dei docenti, e si attivano laboratori per i quali le scuole non hanno spazi e struttuture necessarie. "Una riforma inapplicabile". Per le medie, poi, la riduzione dell'orario scolastico va a svantaggio dello studio dell'italiano e dell'inglese le cui ore d'insegnamento vengono contratte a favore di una seconda lingua che sarà lasciata alle superiori. "Un non senso". Il coordinamento, inoltre, ricorda il tentativo di coartare la libertà d'insegnamento nell'indicare i libri di testo da scegliere e persino il contenuto dei programmi, come testimonia il tentativo, fallito, di eliminare lo studio dell'evoluzionismo dall'insegnamento scientifico.
Dal punto di vista sindacale, poi, le critiche sono ancora più radicali. "La figura del tutor - dicono i rappresentanti del coordinamento - non è prevista dal contratto nazionale del lavoro né dal punto di vista giuridico né, di conseguenza, dal punto di vista economico. L'attuale sistema educativo è basato sulla corresponsabilità dell'educazione e non prevede la gerarchizzazione dei docenti. Di qui il ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto Moratti. In attesa del parere della Corte - dice il coordinamento - non è tollerabile che il ministero faccia pressione sui presidi, minacciando sanzioni disciplinari, affinché provvedano all'indicazione dei docenti tutor. Posizione inammissibile anche alla luce dell'autonomia didattica. Il ministero ha proposto un aumento di 9 euro lordi al mese per il docente tutor, ma secondo il coordinamento - e dello stesso avviso sono Cgil e Sanls - è inconcepibile affrontare la parte economica senza prima avere rivisitato quella giuridica. Per questo il coordinamento condivide la diffida ai presidi, fatta da Cgil e Sanls, perché, in attesa della chiusura delle trattative, non procedano alla nomina dei tutor.
P. L.