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La Sicilia-Tavolo di concertazione. Subito

Tavolo di concertazione. Subito SCUOLA. La richiesta è dei sindacati confederali per "salvare" il settore dalla "scure" della Moratti L'immediata istituzione di un tavolo di confronto sulle p...

19/01/2005
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La Sicilia

Tavolo di concertazione. Subito
SCUOLA.
La richiesta è dei sindacati confederali per "salvare" il settore dalla "scure" della Moratti

L'immediata istituzione di un tavolo di confronto sulle problematiche scolastiche è quanto richiesto a tutti i sindaci della provincia siracusana dalla Federazione lavoratori della conoscenza della Cgil, dalla Cisl scuola e dalla Uil scuola. I segretari provinciali dei sindacati in questione, Roberto Alosi, Marco Vero e Alfonso Graceffa, lanciano questo importante appello alle varie istituzioni locali del territorio di Siracusa in vista della scadenza ministeriale del prossimo 25 gennaio, data entro la quale dovranno pervenire agli istituti della provincia tutte le domande di iscrizione degli alunni delle scuole materne, elementari e medie. Proprio in relazione a tale incombente scadenza, le ultime proposte fatte dal ministero della Pubblica istruzione limitatamente a eventuali tagli di ore di lezione nelle scuole pubbliche impongono, secondo i sindacati delle scuole, la necessità di trovare quanto prima opportune soluzioni per arginare i conseguenti danni sia alla qualità dell'istruzione che al personale scolastico.
"E' necessario fare al più presto un tavolo di concertazione spiega Roberto Alosi, segretario provinciale della Federazione lavoratori della conoscenza della Cigl per decidere quali soluzioni accogliere nel caso in cui le scuole dei vari ordini dovessero accogliere i "suggerimenti" recentemente proposti dal ministro Moratti. Parlo di suggerimenti e non di reali proposte in quanto essi, al momento, non hanno alcuna valenza legale, e mi riferisco alle proposte avanzate dal Ministero che, se appunto venissero accolte nelle scuole della provincia siracusana, metterebbero in serio pericolo la tenuta occupazionale degli addetti ai lavori e minerebbero gravemente anche l'efficienza e l'efficacia del nostro sistema educativo". Ciò a cui i sindacati si riferiscono è la proposta avanzata dal ministero della Pubblica istruzione di abolire il tempo lungo nelle scuole d'infanzia, il quale è attualmente di otto ore giornaliere, quella di ridurre il tempo ordinario nelle scuole elementari e medie da trenta ore settimanali a ventisette, e anche l'annuncio di cancellare i moduli del tempo pieno e di quello prolungato che sono oggi in vigore nella provincia siracusana rispettivamente di quaranta e trentasei ore a settimana.
Inoltre, secondo quanto suggerito dal ministro della Pubblica istruzione Letizia Moratti, dovrebbero essere ridotte anche le ore di lezione della lingua inglese e quelle di assistenza e compresenza agli alunni diversamente abili nella scuola primaria. Questo tipo di proposte, secondo il parere dei sindacati Flc Cgil, Cisl scuola e Uil scuola, rischiano di innescare pericolosi processi recessivi capaci di determinare l'implosione dell'intero patto formativo che oggi lega insieme genitori, studenti, forze sociali, istituzioni e, quindi, l'intera comunità. "Alla luce di queste riflessioni prosegue Roberto Alosi noi chiediamo un'occasione di incontro per poter intervenire in maniera tempestiva sinergicamente. Ci rivolgiamo, infatti, alle istituzioni ma anche al personale delle scuole, ai genitori ed a tutta la società che ne è, inevitabilmente, coinvolta. Insieme dobbiamo decidere quali risoluzioni predisporre per difendere l'attuale sistema di istruzione e formazione nelle scuole. Se venissero accolti i suggerimenti del Ministero, che sono avanzati solo per risparmiare sul personale scolastico, le scuole siracusane andrebbero incontro, infatti, all'abbattimento della qualità professionale del sistema educativo".
I sindacati in questione, quindi, consapevoli del ruolo primario svolto dalle istituzioni locali nei confronti delle singole strutture scolastiche, invocano l'immediata convocazione di un'assemblea quale unico possibile momento di confronto per tutelare, consolidare ed anche potenziare l'attuale sistema educativo scolastico.
Isabella Di Bartolo