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La Sicilia-Testi riformati, la Cgil sostiene i prof. "cattivi"

scuola Testi riformati, la Cgil sostiene i prof. "cattivi" Definisce "gravi e illegittime le pressioni sugli insegnanti per le adozioni dei libri di testo e diffida i dirigenti scolastici dall'i...

07/06/2004
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La Sicilia

scuola
Testi riformati, la Cgil sostiene i prof. "cattivi"

Definisce "gravi e illegittime le pressioni sugli insegnanti per le adozioni dei libri di testo e diffida i dirigenti scolastici dall'imporre come obbligatorie le indicazioni nazionali perché tali non sono" la Cgil Scuola di Trapani che interviene ancora una volta sulla controversa vicenda dell'introduzione, in classe, dei libri "riformati" in assenza di una specifica norma.
Nella nota diffusa ieri il sindacato, che ribadisce il proprio impegno a "intraprendere tutte le iniziative legalmente possibili, in caso di annullamento delle delibere adottate dai collegi dei docenti nel rispetto delle leggi vigenti", denuncia il verificarsi di atteggiamenti "intimidatori e di inaccettabili pressioni messi in atto da alcuni dirigenti scolastici proprio per influenzare gli insegnanti nella scelta dei libri di testo".
"In provincia sostiene Giuseppe Lo Piano, segretario provinciale della Cgil Scuola si stanno verificando diversi episodi di pressioni illegittime. In un circolo didattico del capoluogo, addirittura, il dirigente scolastico ha richiamato una docente che non voleva adottare libri "riformati" e ha convocato un Consiglio di interclasse straordinario cui ha invitato a partecipare anche i genitori. Alla fine, fortunatamente, è prevalso il buon senso ed è stata decisa l'adozione di libri di testo che fanno riferimento ai Programmi vigenti. Va evidenziato, comunque, che il Ministero, con direttive non sempre ufficiali e non coerenti con le leggi vigenti, indirizzate ai direttori regionali e ai dirigenti scolastici, sollecita ed appoggia comportamenti che mirano a ledere l'autonomia professionale dei docenti, limitando le prerogative degli organi collegiali ed inasprendo il clima interno delle scuole".
La Cgil Scuola segnala che in molte regioni i direttori regionali invitano i dirigenti scolastici a "segnalare con tempestività comportamenti difformi" al proprio ufficio di gabinetto o ad impugnare le delibere dei collegi dei docenti che non volessero uniformarsi alle direttive ministeriali. Insomma, si starebbero stilando una sorta di liste di insegnanti "cattivi". Il sindacato annuncia che sosterrà in ogni sede i docenti che avvalendosi delle prerogative di legge all'interno degli organi collegiali intendono esercitare il loro diritto alla libertà d'insegnamento, secondo l'art. 33 della Costituzione, difendendo la propria dignità professionale.
Margherita Leggio