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Liberazione-Scuola, a Torino la prima risposta al premier

Scuola, a Torino la prima risposta al premier Protesta immediata sotto la Mole. Diecimila in corteo, guidati dai bambini, contro l'abolizione del tempo pieno varata da Palazzo Chigi. A Pisa...

25/01/2004
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Liberazione

Scuola, a Torino la prima risposta al premier
Protesta immediata sotto la Mole. Diecimila in corteo, guidati dai bambini, contro l'abolizione del tempo pieno varata da Palazzo Chigi. A Pisa corteo notturno
"Moratti guardaci negli occhi: siamo bambini, non siamo balocchi". Diceva così, ieri mattina, lo striscione degli alunni che guidava il corteo - diecimila persone almeno - che ha sfilato per il centro di Torino tra Piazza Castello e la sede Rai regionale di Via Verdi per contestare l'approvazione frettolosa di un decreto che taglia il tempo pieno e prelude a un drastico calo della qualità e dell'occupazione. "Il segno politico è la straordinaria presenza di genitori, bambini, insegnanti", annota Luigi Saragnese, che insegna lettere al Regina Margherita e che è responsabile scuola cittadino per Rifondazione comunista. Gli striscioni degli istituti e dei coordinamenti dei genitori, infatti, segnalano la profondità di una mobilitazione che ha pervaso anche tutti i comuni della cintura, da Collegno a Pinerolo a Settimo Torinese. Attivissimi i sindacati, specie Cgil, Cobas e Cub e molto visibili le bandiere del Prc e della Quercia. "Assenti invece - dice ancora Savagnese - il sindaco e gli amministratori comunali, tutti troppo impegnati a commemorare l'Avvocato a un anno dalla sua scomparsa".
La presenza di migliaia di persone in piazza a soli sette giorni dall'imponente corteo romano del 17 gennaio, "è la risposta più bella alle infamie pronunciate ieri da Berlusconi quando ci ha accusato di strumentalizzare i nostri figli e dire bugie - commenta Mario Contu, consigliere regionale del Prc ma sceso a manifestare nella veste di genitore del coordinamento cittadino - se pensava che l'approvazione del decreto avrebbe scoraggiato la mobilitazione è destinato a restare deluso". Infatti in città è già partita, come annunciato sabato scorso dal palco di Piazza del Popolo, la campagna per le dimissioni della ministra Moratti. Ma un'ondata di assemblee sta per svolgersi in tutte le scuole per far circolare la parola d'ordine dello sciopero contenuta nell'appello delle organizzazioni che hanno aderito alla giornata del 17 gennaio promossa da coordinamenti e comitati di tutta Italia.

Quella di Torino, preceduta da un analogo corteo notturno pisano, è solo la prima risposta all'offensiva governativa fatta di decreti e bugie.

Che. Ant.


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