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Libertà/Piacenza: «Ata scuola, tagliati sessanta posti»

Morsia (Flc Cgil): in tre anni mannaia per 160-180 lavoratori

10/03/2009
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Libertà

Assistenti amministrativi (segreteria), assistenti tecnici (laboratori), collaboratori scolastici (bidelli). In una parola, personale Ata. Secondo le stime ne verranno tagliati 44.500 entro il 2011-2012, 15.166 già a settembre. Nella provincia di Piacenza, secondo i calcoli della Flc Cgil locale, la mannaia colpirà 162 lavoratori, all'incirca. I primi sessanta già a partire dal prossimo anno scolastico, con un forte impatto soprattutto sui lavoratori precari, sempre che il ministro Mariastella Gelmini non torni sui suoi passi.
E ieri la Flc di Piacenza ha indetto un'assemblea per gli Ata piacentini (i quali complessivamente sono poco meno di un migliaio), che si è svolta nell'aula magna della scuola media Calvino di via Boscarelli e alla quale è intervenuta dalla segreteria nazionale Annamaria Santoro. Il 18 marzo, come già anticipato, la Flc Scuola ha indetto una mobilitazione nazionale. «Chiederemo ai lavoratori di aderire - ha detto ieri la sindacalista - ben consapevoli del sacrificio, in questo particolare momento. Ma è necessario proseguire nella lotta, perchè in 3 anni, se le direttive non cambieranno, andranno persi 45mila posti di lavoratori Ata. Con il taglio di altri 87mila docenti, nel triennio si arriverà a 130mila famiglie toccate da questi tagli, e sarà una vera e propria emergenza sociale».
Per Piacenza, qualora il governo non retroceda dai suoi intenti, la mannaia colpirà già a settembre una sessantina di Ata. Più precisamente: 14 assistenti amministrativi in meno (sui 222 impiegati), e che nel triennio saliranno a 37 tagli. Gli assistenti tecnici a venir meno dal conto finale a settembre saranno 4 su 61 (meno 10 nel triennio). Dove la scure colpirà, si prevede, più pesantemente, sarà tra i collaboratori scolastici, i bidelli: degli attuali 693 ben 42 in meno sono attesi alla riapertura dell'anno scolastico. Complessivamente, nel triennio, nella provincia sarebbero in predicato di "saltarne" all'incirca 115. Insomma, la perdita di impiego colpirà dalle 160 alle 180 persone.
«Emerge chiarissimo - sostiene la responsabile Flc Cgil di Piacenza Raffaella Morsia - il fatto che la "scuola minima" del ministro coinvolgerà anche i collaboratori scolastici. Il personale Ata è di supporto a tutta l'attività scolastica. Con meno bidelli, con meno personale di segreteria e assistenti di laboratorio, nelle superiori, sarà senz'altro una scuola povera».
Sui criteri con i quali i tagli verranno attuati Morsia preferirebbe rimandare la risposta. Ma è chiaro che gli attuali precari, quelli cioè che hanno un contratto a tempo determinato, e anche a Piacenza sono moltissimi, saranno i lavoratori fortemente a rischio di perdere il loro impiego».
E se dal nazionale della Flc Cgil è stato ieri ribadito che «questo taglio degli Ata sarà drammatico, soprattutto per l'ambito dei bidelli, perchè dei circa 45mila Ata tagliati 31mila sono appunto collaboratori scolastici», la riprova della drammaticità del quadro attuale viene ribadita dagli addetti in prima linea, i dirigenti scolastici. Mariucci Zavattoni, Terzo Circolo di Piacenza, descrive una situazione che ammette esser purtroppo condivisa da altri colleghi: «Siamo preoccupati per questi tagli, soprattutto la riduzione dei bidelli. Ho fatto una simulazione: da noi scenderemo nel triennio da 20 a 16, e questo è gravissimo perchè non so come vi faremo fronte, anche considerando che al contrario il numero dei bimbi in ingresso è superiore che in passato. Ciò che si rischia - sostiene la Zavattoni - è che non si riesca a garantire neanche più la sorveglianza degli accessi alle scuole. Personalmente troverò difficoltà a collocare almeno una persona di vigilanza su ogni piano. Il controllo è importante, i bidelli infatti non svolgono soltanto le attività di pulizia. Il controllo di supporto è sugli alunni fuori dalle aule, in particolare gli alunni disabili. Analogo livello di difficoltà per le segreterie, già ora in affanno prima dei tagli».
Simona Segalini
simona.segalini@liberta.it