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Libertà/Piacenza: Gli istituti superiori perdono otto classi

La protesta dei sindacati: pesanti ripercussioni sia sugli iscritti che sugli insegnanti

30/03/2007
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Libertà

(pin) Le scuole superiori piacentine "perdono" 8 classi rispetto alle richieste presentate per l'anno scolastico 2007/2008.
È quanto emerso, ieri, dall'incontro tenutosi all'Ufficio scolastico provinciale tra la dirigente reggente, Loredana Morace, e i rappresentanti dei sindacati, dedicato all'assegnazione dell'organico di diritto per le scuole superiori. Notizia che rischia di avere ripercussioni sia sugli studenti che sugli insegnanti stessi.
«L'assegnazione delle classi non tiene conto - afferma Marina Molinari di Cisl Scuola - degli indirizzi di studio presenti all'interno dei singoli istituti, ma solo dell'ammontare complessivo di iscritti. Questo comporterà un "reorientamento" degli studenti, che potrebbero aver scelto corsi di studio per i quali non verrà attivata una classe, su altri percorsi scolastici ugualmente presenti all'interno dell'istituto prescelto. Tutto questo potrebbe avere come conseguenza - spiega - la definizione di classi molto numerose e il mancato rispetto della normativa sull'handicap, che prevede la presenza di un numero ridotto di studenti (20 ragazzi anziché 25) qualora un loro compagno di classe sia diversamente abile». Le ripercussioni di questo provvedimento non si avvertiranno solo sui ragazzi. «Allo stesso modo si determinerà - anticipa sempre Molinari - uno spostamento di alcuni docenti di ruolo (in termini tecnici chiamati "sopranumerari") che perderanno il posto presso la propria scuola e saranno assegnati in altri istituti. Il loro numero complessivo sarà calcolato in un secondo momento». «La nostra battaglia sindacale prosegue: vigileremo attentamente sulla situazione, in attesa della definizione dell'organico di fatto (ossia basato sulle effettive iscrizioni, comprensive di studenti ripetenti, solitamente definito nel mese di luglio, ndr), che rischia di avere forti ricadute negative sul personale e sugli alunni. Rappresenta una ragione in più - sottolinea la sindacalista - per aderire allo sciopero del 16 aprile per il rinnovo del contratto e il mancato stanziamento di fondi per le supplenze temporanee».
La dirigente reggente dell'ufficio scolastico provinciale ha già anticipato l'intenzione di farsi portavoce, a livello regionale, «della sofferenza delle scuole superiori piacentine (che hanno visto rispetto allo scorso anno un forte incremento di iscrizioni, ndr) - afferma la dirigente Loredana Morace -, anche se i margini di manovra che vengono lasciati sono molto sottili».
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