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Libertà/Piacenza: La protesta dei sindacati Stato di agitazione sul personale Ata

È ancora alta tensione sugli organici dei bidelli

27/09/2006
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(p.pin) I sindacati della scuola proclamano lo stato di agitazione del personale tecnico - amministrativo e dei collaboratori scolastici della Provincia di Piacenza. Una decisione presa dopo l'ennesima fumata nera rispetto alle richieste di rivedere gli organici Ata, giudicati insufficienti per le esigenze delle scuole piacentine. Gli stessi presidi nei mesi scorsi avevano ribadito la necessità di provvedere all'assegnazione di una quarantina di posti in più per l'anno scolastico 2006-2007.
«Le segreterie provinciali di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola di Piacenza - scrivono in un comunicato inviato in redazione -, raccogliendo lo stato di diffuso disagio del personale e di difficoltà delle scuole nell'erogazione del servizio, causati dall'insufficiente assegnazione di posti di personale amministrativo - tecnico ed ausiliario per l'anno scolastico 2006-2007, proclamano lo stato di agitazione del personale Ata della provincia di Piacenza e, in assenza di risposte positive da parte dell'amministrazione scolastica, individueranno immediatamente le iniziative di mobilitazione più opportune».
La situazione è tale, viene sottolineato, da essere definita «non più sostenibile, contrassegnata da una pesante incertezza ad attività didattiche già avviate».
«I dirigenti scolastici dichiarano e comprovano la difficoltà nel garantire i servizi essenziali del territorio», e i richiesti posti aggiuntivi del personale Ata sono «indispensabili per garantire il normale funzionamento delle scuole del territorio».
Una copia del documento è stato presentato ieri a Bologna dai rappresentanti regionali di categoria, nell'ambito di una riunione già programmata con l'Ufficio scolastico dell'Emilia Romagna.
L'emergenza Ata era stata segnalata dalle segretarie provinciali di Flc Cgil e Cisl Scuola, Raffaella Morsia e Marina Molinari, durante una conferenza stampa dedicata ai problemi della scuola piacentina. In quell'occasione era emerso chiaramente come le scuole serali, l'istituto Tramello, il liceo Gioia e l'istituto Raineri-Marcora, ed alcune scuole materne di Piacenza (ad esempio l'asilo Carella) si trovassero in condizioni di particolare disagio.
Ad esempio il liceo Gioia si divide su più sedi ed ha a disposizione 4 palestre differenti, il che richiede, per esigenze logistiche, un numero maggiore di collaboratori scolastici, per garantire la sorveglianza degli alunni e l'apertura e la pulizia delle sedi. L'istituto Tramello si trova in una situazione simile: la "vecchia" palestra al campus continuerà ad essere utilizzata per le ore di educazione fisica, costringendo studenti e bidelli alle trasferte del caso.