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Libertà/Piacenza: «Presidi segnalate chi politicizza in aula» Integrazione: lettera di Garagnani (Forza Italia) e polemica

Falso terzomondismo mina la tradizione occidentale e cristiana». Insorge il coordinamento dirigenti Cgil, Cisl e Uil

25/09/2006
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Libertà

- Sulla scrivania di tutti i dirigenti scolastici dell'Emilia Romagna, è arrivata in questi giorni la stessa lettera, firmata dal deputato di Forza Italia Fabio Garagnani, che invita i presidi delle scuole di ogni ordine e grado a segnalargli i casi di politicizzazione in aula. Casi che, lui è certo, siano presenti in molte scuole della regione. Nella lettera l'onorevole parla infatti di «aperta propaganda politica verso i giovani» e del «falso terzomondismo» di alcuni prof, che mette «in pericolo la nostra tradizione Occidentale e legittima il fondamentalismo islamico».
La risposta del Coordinamento unitario dei dirigenti scolastici di Cgil Flc, Cisl Scuola e Uil scuola, non si è fatta attendere. Ferma la condanna verso quest'atto di ingerenza dell'onorevole, che peraltro non è nuovo a iniziative di questo tipo: in passato aveva istituito un numero verde a cui segnalare gli insegnanti che criticavano la Riforma Moratti. I dirigenti scolastici sono interpellati ora sulla «questione dell'integrazione degli extracomunitari nelle scuole»: Garagnani esorta i presidi a far sì che il corpo insegnante faccia il proprio mestiere nel «rispetto assoluto dei valori della Costituzione» e della «storia del nostro Paese che - aggiunge - si collega in modo imprescindibile ai valori del Cristianesimo». Secondo il parlamentare questo compito sarebbe venuto meno. «Il fatto che in numerose scuole primarie non sia più ricordato il Natale» è «emblematico dell'atteggiamento di voluta discriminazione di simboli, come il presepe, costitutivi della nostra identità». L'onorevole punta il dito contro «il falso umanitarismo e il terzomondismo», in nome dei quali «settori non trascurabili del corpo docente aderenti alla Cgil hanno condotto in questi anni un'opera di denigrazione sistematica e conseguente delegittimazione della tradizione culturale del nostro Paese e dell'Occidente con la conseguente legittimazione o attenuazione degli aspetti più intollerabili del fanatismo islamico». Immediata la replica dei dirigenti emiliani: «Stupisce che l'onorevole manifesti preoccupazioni "sul livello di politicizzazione delle scuole", proprio lui che ha pervicacemente invitato docenti a genitori a trasformarsi in delatori di ogni ipotetica azione contraria al ministro Moratti». In quel caso aveva scambiato «per strumentalizzazioni politiche, le legittime critiche ad una riforma che la maggioranza di docenti e dirigenti riteneva sbagliata». «Pretestuoso e primo di fondamento» il riferimento al Natale; «offensiva e gratuita» l'insinuazione sugli atteggiamenti presunti dei prof iscritti alla Cgil. La segretaria provinciale della Flc Cgil Raffaella Morsia fa notare: «La delazione è una preoccupante caratteristica dei regimi. Trovo insopportabile il disprezzo che mostra Garagnani del lavoro dei docenti, dei dirigenti e dell'autonomia della scuola». La Morsia difende la «libertà di insegnamento» e richiama il compito della scuola di «formare i giovani ad essere insiemi di appartenenze e non di una sola identità, esclusiva ed escludente».
Donata Meneghelli