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Mattino-PAdova-"Non garantiamo il regolare inizio delle lezioni"

FORTE PRESA DI POSIZIONE DEL SENATO ACCADEMICO SULLA NUOVA LEGGE SULLO STATO GIURIDICO DEI DOCENTI "Non garantiamo il regolare inizio delle lezioni" "Non siamo in grado di garantire il rego...

29/09/2005
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Il Mattino

FORTE PRESA DI POSIZIONE DEL SENATO ACCADEMICO SULLA NUOVA LEGGE SULLO STATO GIURIDICO DEI DOCENTI
"Non garantiamo il regolare inizio delle lezioni"
"Non siamo in grado di garantire il regolare avvio dell'anno accademico". Il rettore Vincenzo Milanesi e l'intero Senato Accademico non usa mezzi termini: la situazione è grave, l'università rischia la paralisi e si annunciano proteste da parte di docenti e ricercatori. La dura presa di posizione segue la decisione della commissione parlamentare di portare direttamente in aula del Senato della Repubblica il provvedimento sullo stato giuridico ed il reclutamento dei docenti, troncando qualsiasi dibattito e revisione del testo.
In una nota il senato Accademico "esprime il proprio sconcerto e la propria preoccupazione nel constatare che nessun riferimento alla ricerca come primario diritto-dovere dei docenti universitari è presente nel testo, quasi si sottintendesse che il luogo della ricerca in Italia sia da definirsi al di fuori delle Università, per le quali sempre di meno si stanzia nei bilanci dello Stato, affinché tale diritto-dovere possa essere effettivamente esercitato". Si osserva come il provvedimento "istituzionalizzi il precariato risolvendo nel peggiore dei modi il nodo del reclutamento dei giovani, che saranno sempre più incentivati ad abbandonare gli Atenei da una previsione normativa che non offre loro condizioni neppure lontanamente paragonabili a quelle che possono trovare nella maggior parte degli altri Paesi avanzati, nel momento stesso in cui non vengono prefigurandosi per loro opportunità di assunzione in modo stabile se non dopo un lungo periodo di precariato, in un Paese, come il nostro, connotato da un mercato del lavoro intellettuale particolarmente rigido; in aggiunta, appare evidente nel testo una volontà di mortificare i ricercatori universitari in servizio, senza un adeguato riconoscimento delle funzioni svolte in questi anni attraverso l'istituzione di un terzo livello di docenza di ruolo, necessario altresì per dare ai giovani una reale prospettiva".

Il Senato Accademico sottolinea inoltre l'urgenza di una riforma dell'attuale normativa concorsuale, che "potrebbe andare positivamente definendosi secondo le linee proposte dal testo governativo, ma a condizione che sia effettivamente realizzato un sistema nazionale di valutazione degli Atenei attraverso l'istituzione di un'agenzia indipendente che assicuri terzietà ed imparzialità di giudizio; così come urgente si configura l'esigenza di dare una soluzione soddisfacente al nodo della distinzione tra procedure per il reclutamento e regole per le progressioni di carriera dei docenti già in servizio".

Prima del documento del Senato Accademico, docenti e ricercatori si erano riuniti ieri mattina in assemblea per bocciare il disegno di legge, ricevendo il sostegno del Rettore al quale è stato poi dato mandato per individuare forme di protesta "adeguate alla gravità della situazione, non escludendo tra queste l'autosospensione degli organi collegiali".