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Mess.Veneto-Antonaz: niente tagli all'istruzione e il Friuli Vg varerà la sua riforma

L'assessore spera nello stop alla legge Moratti: dobbiamo favorire la permanenza a scuola fino a 18 anni Antonaz: niente tagli all'istruzione e il Friuli Vg varerà la sua riforma ...

11/09/2005
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MessaggeroVeneto

L'assessore spera nello stop alla legge Moratti: dobbiamo favorire la permanenza a scuola fino a 18 anni
Antonaz: niente tagli all'istruzione e il Friuli Vg varerà la sua riforma


di RENATO D'ARGENIO

TRIESTE. Il 2006 sarà l'anno della nuova legge regionale sull'istruzione. Una legge in netto contrasto con quella nazionale, "che speriamo possa essere congelata e cancellata per fare spazio a un nuovo sistema capace di tenere i ragazzi a scuola fino a 18 anni (e non fino a 14 come suggerisce la Moratti) e che preveda un biennio unitario dopo le medie".
Lo ha annunciato ieri, a Trieste, l'assessore regionale all'istruzione, Roberto Antonaz, nel corso di una conferenza stampa in vista dell'apertura del nuovo anno scolastico. Scopo principale del testo, che sarà elaborato di concerto con l'assessore regionale alla Formazione professionale Roberto Cosolini, è appunto quello di "diminuire il più possibile la dispersione scolastica, incrementare il tasso di scolarità e, in prospettiva, il numero dei laureati nella nostra Regione. Il Friuli Vg non può competere con le altre realtà territoriali se non scommettendo sulle alte professionalità. La riforma Moratti invece su questo è anacronistica - ha precisato l'assessore - perchè abbassa l'obbligo scolastico a 14 anni, tra i più bassi del mondo".
"Il nostro obiettivo è garantire nuove regole nel campo dell'educazione e della formazione, dall'asilo nido fino alla terza età, secondo il concetto della formazione permanente. Intendiamo aumentare le competenze regionali non per fare una scuola regionale, ma per esercitare appieno le competenze che ci spettano, soprattutto nel campo della gestione e della valorizzazione delle specificità territoriali".
Più in particolare, il testo mira all'attuazione di un "biennio unitario". "Non possiamo andare contro la legge, sempre che sia approvata - ha aggiunto ricordando che giovedì sarà a Roma per esprimere parere negativo (non vincolante) assieme alle altre Regioni contro la riforma Moratti - ma crediamo che si possa agire perchè la scelta professionalizzante sia posticipata, per dare ai giovani una formazione generale forte". Nel caso in cui la riforma Moratti dovesse essere approvata, invece, la "Regione Fvg potrebbe contrastare la fuga dalla scuola garantendo nuovi servizi e aiuti economici".
Per quanto riguarda il rapporto con la formazione, poi, si punterà all'integrazione tra i Centri di formazione professionale (di competenza regionale), con gli Istituti professionali statali. Il contrasto alla dispersione e all'abbandono scolastico dovrebbe quindi rientrare - secondo le anticipazioni di Antonaz - nella riscrittura complessiva del capitolo relativo al diritto allo studio. Vi saranno quindi norme sugli adulti, sulle persone disagiate e diversamente abili.
Non poteva mancare un accenno ai tagli alla Finanziaria: "Nel 2005 la Regione ha sostenuto l'istruzione in Friuli Venezia Giulia con 18 milioni e 500 mila euro. Sotto tale cifra, al di là di qualsiasi taglio dello Stato che dovrebbero aggirarsi sui 100 mila euro, non si può e non si deve andare. Il governatore Illy ha concluso Antonaz ha detto che non sarà tolta una lira al welfare e l'istruzioni credo faccia parte di diritto del welfare". Assessore ne è sicuro assessore?, è stato chiesto: "No".