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Mess.Veneto-Dalla Cgil all'Ulivo un coro di no

Dalla Cgil all'Ulivo un coro di no LA BOCCIATURA ROMA. 'Sissini' da una parte, storici...

21/09/2003
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MessaggeroVeneto

Dalla Cgil all'Ulivo un coro di no
LA BOCCIATURA


ROMA. 'Sissini' da una parte, storici dall'altra, gli insegnanti precari della scuola hanno protestato più volte negli ultimi mesi davanti ai Palazzi del potere per reclamare un decreto che mettesse ordine nelle graduatorie e la parola fine a una sgradevole guerra tra poveri, tra gli insegnanti cioè che hanno vinto concorsi (spesso con anni di esperienza sul campo) e i sissini, i colleghi usciti dalle scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario (Ssis).
Il decreto non è arrivato, ma ieri il consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge che avrebbe dovuto accontentare tutti, ma che invece non ha smorzato le polemiche.
Enrico Panini, leader della Cgil-Scuola definisce il provvedimento "una pessima circolare" che "rende più deboli tutti i precari". Massimo Di Menna, segretario generale della Uil scuola osserva che "la vera questione è garantire un piano di assunzioni che gradualmente assorba tutto il precariato prima dell'entrata in vigore del nuovo sistema di reclutamento". Per Daniela Colturani, della Cisl scuola, il disegno di legge "costituisce ancora un'occasione mancata dal governo per risolvere i problemi alla radice". I Cobas parlano di "foglia di fico" mentre lo Snals sollecita piuttosto le immissioni in ruolo.
Sul fronte politico, Verdi, Ds, Socialisti democratici e Margherita bocciano l'iniziativa della Moratti. Fiorello Cortiana e Mauro Romanelli (Verdi) ritengono che si tratti di un "ennesimo schiaffo alle intelligenze dei tanti docenti precari". Per Andrea Ranieri (Ds) è "una misura da super-Tar più che da governo". Alba Sasso sottolinea, invece, come "il riordino dei punteggi e il riequilibrio delle graduatorie affrontano un problema immediato che però non risolve nemmeno i problemi di quest'anno scolastico". Per Albertina Soliani (Margherita) il commento non può che essere "troppo tardi, troppo poco". "Non si governano così '#8211; afferma '#8211; i grandi problemi della scuola, come quello fondamentale degli insegnanti".
Di tutt'altro tono le dichiarazioni di An e Udc che plaudono alla Moratti. "Apprezziamo la rapidità con cui il governo ha affrontato e risolto questa delicata questione" afferma Giuseppe Valditara (An) mentre Luca Volontè (Udc) rivendica parte del merito: "Il disegno di legge sul personale scolastico è un successo frutto dell'iniziativa dell'Udc".