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Mess.Veneto- Effetto Tar, graduatorie da rifare

Effetto Tar, graduatorie da rifare La mazzata delle sentenze di Umbria e Lazio si ripercuote anche sul Pordenonese Precari della scuola senza pace: tutte da rifare le graduatorie permanenti ...

23/08/2002
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MessaggeroVeneto

Effetto Tar, graduatorie da rifare
La mazzata delle sentenze di Umbria e Lazio si ripercuote anche sul Pordenonese

Precari della scuola senza pace: tutte da rifare le graduatorie permanenti provinciali, prima delle nomine di supplenza in calendario dal 27 al 30 agosto. È l'effetto domino della sentenza del Tar dell'Umbria, ora recepita dal tribunale regionale del Lazio che boccia clamorosamente una circolare applicativa del ministero dell'Istruzione sulla tribolata vicenda dei super-punteggi delle abilitazioni Ssis, già contestati da ricorsi a valanga di supplenti abilitati nei concorsi statali e alcuni sindacati. Quei 30 punti della discordia (abbinati al punteggio di servizio svolto in parallelo ai corsi) stanno diventando l'incubo delle amministrazioni scolastiche, perché è scontata ormai la seconda revisione obbligata delle graduatorie (la prima è del luglio scorso) ed è in arrivo un secondo ribaltone, con retrocessioni e scavalcamenti da mettere in conto per le migliaia di supplenti abilitati, sissini e no. Perché la sentenza depositata il 20 agosto (protocollo numero 7121/02) dal Tar del Lazio ha il potere di rimettere tutto in gioco per ogni graduatoria nazionale e trasforma in telenovela le procedure dell'amministrazione scolastica, bacchettando il ministro Moratti.
"Il Tar del Lazio ha annullato la circolare del ministero dell'Istruzione che ha condotto alla prima revisione delle graduatorie messa a punto per il Pordenonese a fine luglio '#8212; spiega il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese '#8212;, contestando la posizione di favore (nella fase applicativa della prima sentenza di fine maggio dello stesso Tar laziale) nei confronti dei docenti abilitati nei corsi Ssis. Il fattore cruciale riguarda il riconoscimento del punteggio sul servizio prestato in cattedra negli stessi periodi biennali di frequenza dei corsi abilitanti. E con vero piacere constatiamo il successo dei nostri ricorsi avverso la superficialità e la leggerezza dirigenziale di questo ministero, che elargisce 'bonus' di punti a scapito degli abilitati nei concorsi ordinari e riservati. La situazione coinvolge tutte le province, Pordenone inclusa, e per fortuna ci sono i tempi necessari alla revisione delle graduatorie permanenti prima del reclutamento annuale dei precari".
Il ceeck-up sulle graduatorie permanenti del Pordenonese coinvolgerà oltre mille supplenti abilitati inseriti, ma saranno forse poche decine quelli toccati direttamente nel mini-ribaltone che anticipa, senza enfasi, il segretario di Cisl scuola Marisa Susanna. "Riteniamo che la revisione non possa creare particolari terremoti nelle graduatorie della nostra provincia. Forse una decina di spostamenti nella gerarchia degli elenchi, ma resta importante affermare il principio di un'equa attribuzione di punteggio ai concorsi ordinari e riservati, rispetto alla super-valutazione dei corsi Ssis. Le norme sulla valutazione dei titoli abilitanti devono essere riviste dal ministero dell'Istruzione, non penalizzando i sissini ma rendendo giustizia agli abilitati nei concorsi pubblici che vantano quasi sempre lunghi anni di esperienza in cattedra. Ora aspettiamo la circolare applicativa delle rettifiche e prima delle nomine regolarizzeremo tutte le situazioni".
Doccia fredda per il ministero, ma soprattutto per gli abilitati sissini costretti alla retromarcia nelle graduatorie permanenti. Come dire che si dileguano per loro le speranze di un'immediata assunzione in cattedra in supplenze lunghe e brevi, dopo aver sborsato fior di milioni di vecchie lire in tasse universitarie per agguantare un titolo che ora rischia il flop.