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Mess.Veneto-I bidelli ai sindaci: o ci date una mano o riduciamo i servizi

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30/06/2005
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MessaggeroVeneto

Pagina 2 - Pordenone
La Cgil: "Organici carenti"
I bidelli ai sindaci: o ci date una mano o riduciamo i servizi


Bidelli con il contagocce in organico 2005-2006 nelle scuole provinciali e Cgil prende la questione di petto. "Cari sindaci provinciali - scrive il sindacato ai primi cittadini - dite addio al servizio delle funzioni miste offerto dagli ausiliari, nelle scuole dell'obbligo".
Stop all'accoglienza e sorveglianza pre e post-lezioni o alla distribuzione delle merendine, oppure - casi rari come il gorilla albino, dopo la vicenda di scodella selvaggia datata 2000 - di servizio mensa. I bidelli nelle scuole materne, elementari e medie di primo grado hanno altro da fare: calano le forze in organico e l'extra volontario delle "funzioni miste" o integrative, pagato in misura forfetaria dai Comuni, è dato in estinzione da settembre. Nel 2004-2005 un servizio a mantello di leopardo: da settembre il vuoto?
"Il taglio pesante degli organici di diritto Ata, nonostante l'incremento delle iscrizioni di circa 700 alunni - sottolinea il segretario sindacale Carla Franza - sacrifica 21 posti di ausiliario nelle 49 scuole della nostra provincia. E' difficile il recupero nell'organico di fatto e, di fronte a queste sofferenze, il servizio scuola non potrà garantire, da settembre, le prestazioni finora offerte".
A onor di cronaca, il Friuli occidentale ha sopportato nel 2004-2005 sull'organico dei bidelli una contrazione dei posti del 4,8% (anziché del 2% come prevede la legge Finanziaria dell'ultimo triennio). L'effetto subito nell'erogazione del servizio si è misurato, per esempio, nell'istituto comprensivo di Travesio con l'orario spezzato di lavoro giornaliero per assicurare l'apertura dei plessi.
"Invitiamo i primi cittadini del Pordenonese - è il commiato propositivo agli enti locali - ad attivarsi, affinché le scuole ottengano la dotazione organica necessaria a garantire sicurezza e qualità del servizio. Gli ausiliari non sono più in grado di fornire quei servizi che non rientrano nel profilo professionale del collaboratore scolastico".
Chiara Benotti