Mess.Veneto-In graduatoria 2000 supplenti: scoppia la "guerra" dei precari

L'allarme lanciato dai sindacalisti della Cgil: le domande finora raccolte sono almeno 412
In graduatoria 2000 supplenti: scoppia la "guerra" dei precari

Carica di 400 precari della cattedra all'abilitazione: quota-record di 2 mila supplenti, per le future graduatorie permanenti 2006 del Pordenonese. L'onda degli abilitati "migranti" da Sardegna e dal sud dove cala in verticale l'organico degli alunni 2006-2007 , farà il resto. Si fanno i conti: hanno prenotato in provincia un posto nel corso-concorso sanatoria in cantiere 347 supplenti, più 65 della sessione riservata di qualche mese fa (non tutte le abilitazioni sono decollate, causa gap organizzativi e numerici).
"Sono 347 le domande dei precari raccolte in provincia dal bando abilitante riservato, a fine dicembre rendicontano i sindacalisti Flic-Cgil Carla Franza e Gianfranco Dall'Agnese . Con la tornata in corso, si arriva al tetto di 412 nuove abilitazioni nel cantiere delle graduatorie permanenti provinciali 2006. Gli elenchi sono l'utile serbatoio per le assunzioni in ruolo e gli incarichi annuali, su cattedre vacanti: i neo-abilitati della prossima primavera potranno inserirsi in coda. Un esercito di aspiranti avanza e la precarizzione della scuola aumenta, tanto che le assunzioni in ruolo (20 mila promesse a livello nazionale dal ministero dell'Istruzione: oltre 100 in provincia di Pordenone? ndr) non copriranno il turn-over delle pensioni".
Il vivaio dei supplenti con il pass dell'abilitazione, nello scorso settembre era censito in mille 538 unità. Articolati in 467 maestre nella scuola dell'infanzia, 334 per la primaria, 304 professori di belle speranze negli elenchi delle secondarie di primo grado e 433 per le superiori. Le domande rastrellate a fine dicembre per il nuovo round abilitante: 87 nel settore dell'infanzia (tante dall'area delle scuole paritarie non-statali del Pordenonese), 77 per le ex-elementari (nel lessico riformato, primarie) e 187 nelle secondarie di primo e secondo grado.
"Fitti i problemi sulla partenza delle nuove abilitazioni ammettono Gianfranco Dall'Agnese e Carla Franza . Manca un calendario, non sono definiti i costi delle tasse universitarie a carico dei precari, né la dislocazione territoriale. Frequenza obbligatoria alle lezioni, ma non ci sono i posti per il diritto allo studio delle "150 ore", quindi tanti aspiranti in servizio nelle scuole, non potranno partecipare".
"Chiediamo ai dirigenti scolastici e alle università aggiungono i due sindacalisti una flessibilità negli orari di servizio: è l'ultima occasione per molti precari".
Ultimo tram per la carriera in aula, con l'enigma dei ricorsi pendenti al tribunale amministrativo regionale del Lazio. Gli esclusi per mancanza di requisiti sono tanti, giurano di presentare ricorso e contano di essere inseriti con riserva. E finisce sul tavolo della giustizia amministrativa, l'ennesima agonia del precariato.
Chiara Benotti