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Mess.Veneto-La Cgil proclama lo "sciopero dei libri"

La segreteria pordenonese impugna la circolare ministeriale e invita i docenti di elementari e medie inferiori al blocco delle adozioni dei nuovi testi La Cgil proclama lo "sciopero dei libr...

14/04/2004
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MessaggeroVeneto

La segreteria pordenonese impugna la circolare ministeriale e invita i docenti di elementari e medie inferiori al blocco delle adozioni dei nuovi testi
La Cgil proclama lo "sciopero dei libri"
La protesta minaccia un giro d'affari che vede coinvolti in provincia 8 mila alunni
I dirigenti avvisano: impossibile confermare determinati volumi


"Cancella la riforma, a partire dalle adozioni dei libri di testo". E' lo sciopero bianco di Cgil scuola sulle nuove edizioni 2004-2005 in stile Moratti e le case editrici tremano. Va per le spicce la proposta cigiellina a tutti i circoli didattici e medie inferiori del pordenonese: stop alla scelta dei testi che fanno riferimento al riordino dei cicli del ministero. Un affare che coinvolge almeno 8 mila alunni provinciali, potenziali clienti dei libri "riformati" (triennio elementare e prima media inferiore).
"Vogliamo bloccare il progetto riformatore sulla scuola supermarket, mettendo in piedi una lotta per la legalità di fronte a un decreto illegittimo che non ha previsione di risorse - affonda la critica il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese con Carla Franza -. Tra le iniziative di contrasto aggiungiamo l'invito a tutti i docenti provinciali di non proporre ai consigli di classe o interclasse i libri già strutturati sui contenuti della riforma, poichè i programmi sono stati soltanto allegati al decreto e non assunti nelle forme previste dalla legge. Proponiamo ai collegi degli insegnanti di non adottare nessuno dei nuovi testi riscritti su una riforma fantasma, che non c'è".
La lotta sindacale impugna la circolare ministeriale, ma secondo gli esperti il blocco delle adozioni in alcuni casi sarà impossibile. "Per le classi seconde elementari - afferma un capo di istituto - non è possibile confermare il testo adottato un anno fa, in quanto le case editrici non stamperanno più la seconda annualità del libro di lettura, perché sparisce dalla scena scolastica a favore del sussidiario. Il movimento che stoppa le adozioni è destinato a fallire, almeno a metà".
I confederali hanno presentato ricorso avverso il decreto del Miur e, in attesa della sentenza, pensano all'autonomia della scuola come all'ombrello protettivo anti-adozioni sui piani di studio personalizzati dalla riforma. Ultima spiaggia per i docenti "disobbedienti", potrebbe essere (se fallisce la conferma delle edizioni precedenti) la scelta della non-adozione dei libri e l'opzione verso l'utilizzo di strumenti didattici alternativi. Il tempo incalza: a fine aprile sono in calendario i consigli di classe e interclasse per la prima fase delle adozioni, in maggio l'atto notarile di approvazione dei collegi docenti. Guerra dei libri e cinghia di trasmissione della resistenza, le Rsu interne degli istituti indignate dalla prevalenza nella scelta dei testi dei nuovi e influenti docenti-tutor, peraltro non ritenuti ancora "obbligatori" nella loro funzione prevalente dallo stesso Miur.
"Alle Rsu è affidato un ruolo chiave della battaglia anti-riforma - spiegano l'attacco su tutti i fronti i cigiellini- . Sappiamo che su Internet il sito Didaweb sta creando un movimento trasversale delle Rsu, pronto anche allo sciopero".
Chiara Benotti


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