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Mess.Veneto- La Cgil: "Troppi tagli di personale Ata"

La Cgil: "Troppi tagli di personale Ata" I maggiori disagi si riscontrano nella Pedemontana e nella Bassa pordenonese ...

21/09/2004
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MessaggeroVeneto

La Cgil: "Troppi tagli di personale Ata"
I maggiori disagi si riscontrano nella Pedemontana e nella Bassa pordenonese


"Il banco piange" per gli Ata della scuola. Anno nuovo e vecchie disgrazie professionali, dicono alla Cgil, che rappresenta il 98% dei 1.158 ausiliari provinciali. Questioni aperte di organici, di carichi di lavoro abnormi e di... lame: quelle dei tagli ai posti di lavoro nelle 49 scuole del Pordenonese. Le scuole sono segnate dal disagio con il sistema servizi in blocco o quasi. Punti sensibili, i circoli didattici e gli istituti della Pedemontana e della Bassa. "Grandi difficoltà, per il settore Ata, nel mantenere alti gli standard del servizio negli istituti provinciali - sostiene il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese -. I tagli consistenti agli organici (un centinaio nel biennio), la mancanza di un supporto per le segreterie e il decentramento delle competenze in periferia sono le cause della sofferenza. Un anno di crisi e non saranno rinnovati gli accordi con le amministrazioni comunali per le funzioni miste, come il servizio accoglienza e sorveglianza anticipata dei bambini".
Guai per i Comuni? Il "gran rifiuto" sulle convenzioni per l'extra del mansionario quanto costerà agli enti locali costretti a contratti con cooperative esterne? "I bidelli - risponde Dall'Agnese - sono stracarichi di lavoro, anche perché negli organici il personale inidoneo per cause di salute non è sostituito (50 persone). Siamo pronti al secco rifiuto sulla possibilità di un servizio su più sedi giornaliere e all'orario spezzato nel turno (per esempio, mattina e pomeriggio con pausa pranzo): non sono previsti dal mansionario di lavoro e non scenderemo a patti di volontariato, come capitava in passato".
Linea dura sul fronte Ata. Il ministero dell'istruzione progetta un nuovo profilo professionale per l'ausiliario (la fetta più consistente del comparto, circa 700 nel Pordenonese), ma non sgancia un euro in più di incentivo. Nemmeno per la formazione professionale della figura "C", al debutto - forse - nel prossimo contratto di lavoro. E Cgil scuola non ci sta. "L'appuntamento per programmare la battaglia con gli Ata provinciali precari e non - promette Dall'Agnese - sarà nell'assemblea di fine settembre. Ci sono scuole in provincia dove il personale autorizzato in organico non basta per garantire il servizio: negli istituti comprensivi e nelle direzioni didattiche di Cordovado, Casarsa e Maniago". (c.b.)