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Mess.Veneto-La scuola comincia con gli scioperi

Da oggi personale Ata in agitazione col blocco degli straordinari a causa dei tagli agli organici e del congelamento delle assunzioni in ruolo La scuola comincia con gli scioperi Il 1...

01/09/2003
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MessaggeroVeneto

Da oggi personale Ata in agitazione col blocco degli straordinari a causa dei tagli agli organici e del congelamento delle assunzioni in ruolo
La scuola comincia con gli scioperi
Il 15 e il 16 settembre astensione dal lavoro nella prima ora di ogni turno


L'anno scolastico 2003-2004 comincia ufficialmente da oggi ed è subito sciopero. Stop al lavoro straordinario, braccia incrociate del personale Ata della scuola provinciale (circa mille 200 addetti) per tutti i giorni di settembre. È la prima battuta dello sciopero proclamato da Cgil scuola a livello regionale, che avrà i punti di forza il 15 e 16 settembre, con l'astensione dalla prima ora di ogni turno di lavoro antimeridiano e l'ultima pomeridiana.
"Le ragioni della protesta partono dai tagli agli organici, che per il Friuli sono 248 e nel Pordenonese una settantina - ha affermato il leader degli Ata cigiellini, Gianfranco Dall'Agnese -, dal blocco delle assunzioni in ruolo e dalla situazione di disagio creata sul lavoro dopo il rientro dei 'fuori ruolo' inidonei per motivi di salute. Per questo ritorno nei ruoli, ma con mansionario ritagliato in base alla patologia, il lavoro si riverserà sul resto del personale: chiediamo sia costituito un part-time per ogni unità di personale inidoneo riammessa in servizio. È urgente la formazione professionale degli Ata, come la decorrenza delle immissioni in ruolo sui posti liberi".
Siamo al primo botto della protesta e potrebbe arrivare poco dopo l'avvio delle lezioni di metà settembre quello del personale docente precario già annunciato dalle mobilitazioni del Coordinamento provinciale, dal Miip (il movimento interregionale) e dal sindacato cigiellino. Sul piatto del dissenso ci sono i punteggi dei precari storici nelle graduatorie permanenti e le assunzioni in ruolo. La Corte dei Conti ha registrato il decreto che autorizza ad assumere nelle pubbliche amministrazioni una pattuglia pari a 6.967 unità di personale entro il 2003, ma il comparto scuola resta a bocca asciutta.
"Il ministro dell'Istruzione Moratti ha affermato la volontà di sanare la situazione del precariato con un disegno di legge - ha detto Teresa Sarli, fondatrice del Coordinamento precari di Pordenone -. Ma considerati i tempi di attuazione, risulterebbe un intervento tardivo rispetto alla drammatica situazione professionale ed esistenziale dei precari. Devono subire il secondo anno di blocco delle immissioni in ruolo e sono destinati alla progressiva estromissione dalla scuola, per la costante riduzione del numero delle cattedre. Per risolvere il problema precari serve un decreto legge che ripristini uno stato di diritto".
Le ipotesi del disegno di legge sul decreto-precari mettono in campo la conferma dei 30 punti alle abilitazioni Ssis (in futuro potrebbero scendere a 12) e un bonus di 6 punti per i vincitori di concorso ordinario, 3 nei riservati. Altro provvedimento in cantiere, la riduzione al 10 per cento dei passaggi di ruolo dei docenti che cambiano ordine di scuola, per esempio dalle medie alle superiori. Per le assunzioni deciderà la Finanziaria 2004: ci saranno a gennaio?
Chiara Benotti