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Mess.Veneto-Maturità, commissari al verde

Maturità, commissari al verde La Cgil: se non saranno pagati, ritardino la consegna dei verbali I PROBLEMI DELLA SCUOLA Quest'anno non c'è traccia della circolare del ministero d...

04/07/2005
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MessaggeroVeneto

Maturità, commissari al verde
La Cgil: se non saranno pagati, ritardino la consegna dei verbali
I PROBLEMI DELLA SCUOLA
Quest'anno non c'è traccia della circolare del ministero dell'istruzione Ai capi d'istituto la scelta se anticipare o no ciò che non arriva da Roma


Esami di Stato all'asciutto per i commissari: cresce il mistero sui compensi e si alzano di un decibel i "rumors" di protesta in provincia. Silenzio da viale Trastevere, le segreterie nicchiano e si rischia un rinvio delle liquidazioni. A Natale, come gli aumenti del contratto-fantasma?
"I 700 esaminatori provinciali possono ritardare la consegna dei verbali dell'esame se non verranno pagati - sostiene il sindacalista Cgil Gianfranco Dall'Agnese -. Uno sciopero bianco di fronte al solito problema, che si ripresenta ogni anno: i ritardi nei pagamenti sottodimensionati rispetto al ruolo e alla funzione. Gli esami di Stato 2005 hanno la copertura economica? Le scuole possono realmente pagare i commissari? Il ministero dell'Istruzione dovrebbe garantire i compensi, entro la prima decade di luglio".
L'extra della maturità ha pochi zeri: 561 euro lordi nel tariffario 2004 che dovrebbe essere aggiornato di 3 euro dall'inflazione 2005 pro-capite per circa 3 settimane di lavoro non-stop (per i 29 presidenti è un altro paio di maniche: mille 400 euro di base). Media di 7 ore di lavoro quotidiane, ci sono commissioni di corveé anche al pomeriggio (per esempio l'Isa Galvani di Cordenons, l'Itc Marchesini di Sacile), molti esaminatori sono pendolari e anticipano di tasca propria le spese vive e la serenità latita come il "piatto di lenticchie" dei compensi.
"Ho dato ordine alla segreteria di liquidare con le risorse interne di istituto i commissari, ma della circolare del ministero dell'Istruzione non c'è traccia quest'anno - sottolinea una dirigente del Pordenonese -. A questo punto, dipenderà dai singoli capi di istituto anticipare quello che non arriva da Roma".
Compensi a macchia di leopardo, a seconda della buona volontà dei dirigenti di coprire le amnesie del dicastero. I circa 700 commissari provinciali hanno il diavolo per capello. "Malpagati nel salario mensile e beffati anche dall'esame - lamentano due pendolari della Pedemontana che hanno sede di servizio a Pordenone -. I professori sono i "paria" senza diritti dell'amministrazione pubblica".
Il disco verde sui pagamenti non arriva e Cgil punta il dito. "I salari vanno garantiti per gli extra - ribadisce il cigiellino Dall'Agnese -. La mancata qualificazione di questo ruolo colpisce anche i precari: spesso licenziati a fine lezioni e poi riassunti per l'esame di giugno. Le procedure non tutelano i diritti, siamo alle solite: il lavoro non viene riconosciuto. Le forme di lotta sono già programmate anche per le legittime richieste di conoscere la tempistica sugli aumenti salariali del nuovo contratto di lavoro sottoscritto a fine maggio. Il nostro obiettivo è di incassare nei salari gli incrementi retributivi e arretrati 2004-2005 entro ottobre-novembre".
Chiara Benotti