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Mess.Veneto-Non toccate il tempo pieno"

Non toccate il tempo pieno" Nasce il comitato per tutelare l'orario prolungato PROTESTE A SCUOLA Polemica contro la legge di riforma promossa dal governo nazionale Venerdì chiamat...

19/11/2003
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MessaggeroVeneto

Non toccate il tempo pieno"
Nasce il comitato per tutelare l'orario prolungato
PROTESTE A SCUOLA
Polemica contro la legge di riforma promossa dal governo nazionale Venerdì chiamati a raccolta insegnanti, genitori e amministratori locali


Conto alla rovescia per la costituzione del Comitato provinciale di difesa del tempo pieno e prolungato nella scuola primaria e media di primo grado: venerdì prossimo, 21 novembre, dalle 17.30 in poi, l'incontro decisivo si terrà nella sede provinciale della Cgil scuola in via San Valentino 30 a Pordenone.
"Invitiamo a unire le forze territoriali di genitori, sindaci, dirigenti scolastici, studenti e docenti sollecitano all'attivismo i cigiellini Carla Franza e Gianfranco Dall'Agnese che mettono in guardia sugli effetti letali della legge di riforma 53 . Il comitato potrà difendere la qualità del tempo scuola: in provincia il 43 per cento delle classi elementari è organizzata a tempo pieno, il 23 di percentuale in tempo prolungato nelle medie inferiori (dati superiori alla media nazionale che si attestano sul 21 e circa 20 per cento) in risposta alle scelte delle famiglie. Da settembre 2004 il decreto attuativo della riforma Moratti potrebbe ridurre il tempo scuola obbligatorio a 27 ore settimanali (compresa la quota regionale e l'insegnamento della religione cattolica) con l'aggiunta opzionale di 3 ore nelle elementari e 6 per le medie di primo grado. Molte le incognite a corona della nuova ossatura oraria, per questo vale la pena ribadire: giù le mani dal tempo scuola!".
Se, per esempio, il tempo mensa (10 ore settimanali) sparirà dal servizio docente, a chi verrà affidata l'assistenza in refettorio? Sarà possibile aumentare oltre le 30 e 33 ore il tempo in aula? Verrà chiesto agli enti locali di organizzare il doposcuola pomeridiano? Tanti dubbi, ma una certezza nel quartier generale di Cgil scuola c'è. "La scuola riformata perderà con il tempo pieno e prolungato anche la qualità pedagogico-formativa in termini di progetti, attività e sperimentazione trentennale ne sono sicuri i cigiellini , oltre che un'esperienza di convivenza democratica utile agli alunni. Non si tratta di difendere un'area di parcheggio funzionale ai genitori che lavorano, ma la scuola costruita su misura delle esigenze degli allievi e attenta alle dinamiche relazionali. Senza contare che l'inevitabile gerarchizzazione delle aree disciplinari spingerà ai margini quelle più deboli e finirà la parità tra le materie di studio. Cosa verrà chiesto agli enti locali? Quale tutela potranno dare ai cittadini che chiedono istruzione e servizi mentre le forbici dei tagli alla spesa riducono risorse e tempo scuola?".
Cgil scuola offre il supporto logistico alle molte anime della scuola che fanno muro alla riforma: i documenti e i segnali di lotta lanciati già dalle scuole e dai genitori di Fontanafredda, San Vito al Tagliamento, Montereale, terzo circolo di Pordenone sono la benedizione laica al futuro comitato provinciale.
Chiara Benotti