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Mess.Veneto- Precari, ribaltone nelle nomine: a rischio 300 posti di supplenza

Continua il tormentone delle graduatorie. Atteso in settimana l'elenco definitivo dei docenti Destino incerto anche per le 400 cattedre delle materie tecnico-pratiche e musicali Precar...

24/01/2005
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MessaggeroVeneto

Continua il tormentone delle graduatorie. Atteso in settimana l'elenco definitivo dei docenti
Destino incerto anche per le 400 cattedre delle materie tecnico-pratiche e musicali
Precari, ribaltone nelle nomine: a rischio 300 posti di supplenza


Graduatorie definitive di istituto dei supplenti all'albo e incarichi in cattedra a rischio di valzer. Nomine-bis dei precari da mercoledì e disco verde ai 49 dirigenti del Pordenonese per rifare i contratti di assunzione, in base alle nuove gerarchie di seconda e terza fascia. Il risultato sarà il ballo dei supplenti? I precari con il punteggio aggiornato nella nuova classifica sostituiranno i colleghi più "poveri" di punti. Solita guerra intestina della fascia debole dell'azienda scuola. Nelle stime sindacali, 300 cattedre.
"Tutta colpa del ministero dell'Istruzione - spara il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese -. Circa 300 i supplenti coinvolti in settimana nel valzer delle cattedre per le nomine legittime in base alle rinnovate graduatorie di istituto. Molti saranno confermati nell'incarico avuto a fine 2004 con la formula "fino all'avente diritto", ma un buon 40 per cento rischia di cambiare scuola. Anche perché riscontriamo l'ingresso in graduatoria da altre province. Legittima l'operazione, ma a scapito degli studenti senza garanzia di continuità didattica a fine quadrimestre. I ritardi del ministero, che doveva realizzare le nomine con gli elenchi aggiornati a settembre, li paga l'utenza. Da pagare anche le bollette telefoniche salatissime delle segreterie, con mille interurbane alla caccia del supplente".
Ballo delle cattedre e dei precari sotto la lente dei diritti da difendere: controllare punteggi e priorità di scelta è il consiglio di massima ai mille supplenti che popolano le graduatorie di istituto, presi nella rete caotica delle telefonate delle segreterie e di una professione sempre più in bilico.
"Il pericolo di avvicendamento è concreto - sottolineano la cislina Marisa Susanna e l'autonomo Snals Giancarlo Boscaino -, gli svantaggi sotto gli occhi di tutti. I tempi del Miur sono lenti e gli effetti pesanti. La tutela dei supplenti aventi diritto in base ai nuovi punteggi è sacrosanta, però gli spostamenti a metà anno scolastico non giovano, nemmeno al personale delle segreterie costretto a un duro lavoro".
La logica dello scavalcamento "dovuto" non cancella il pericolo di ricorsi: i licenziati passeranno alle armi legali. Risultato: costi aggiunti per l'amministrazione scolastica, da preventivare sulla sentenza dei giudici. Il "balletto" ridisegna la geografia in cattedra dei supplenti: 300 e passa in ansia, anche sulla tempistica delle abilitazioni riservate. I corsi per i supplenti con 360 giorni di servizio prestati dal primo settembre '99 al 6 giugno 2004, dovevano partire a fine gennaio e sono ancora sul tavolo della trattativa. Allo start quelli di strumento musicale gestiti dai conservatori (avvio a febbraio, costo medio 900 euro pro-capite e 500 ore di lezione circa) e fermi ai box quelli per sostegno ai disabili, per insegnanti tecnico-pratici e maestre diplomate. A viale Trastevere si ipotizza lo slittamento dei tempi per tutte le altre classi di insegnamento, a data da destinarsi e le abilitazioni riservate possono attendere. Una partita al rinvio giocata in previsione della riforma che falcidierà, su stima cigiellina, circa 400 posti nel Pordenonese?
Chiara Benotti


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