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Mess.Veneto-Questionari, i genitori ricorrono al garante

Maniago. I sindacati hanno consigliato la massima prudenza ai docenti nella predisposizione del contestatissimo "portfolio" Questionari, i genitori ricorrono al garante "Sono troppo ...

22/07/2005
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MessaggeroVeneto

Maniago. I sindacati hanno consigliato la massima prudenza ai docenti nella predisposizione del contestatissimo "portfolio"
Questionari, i genitori ricorrono al garante
"Sono troppo personali le domande preparate dal ministero dell'Istruzione"


MANIAGO. A segno, o quasi, il ricorso al Garante alla privacy di alcuni genitori del Maniaghese irritati dal "portfolio" scolastico della riforma Moratti. Il sospetto serpeggiante è la violazione della sfera privata degli alunni e viale Trastevere mette in piedi il gruppo di esperti per fornire alle scuole primarie la modulistica no-problem, dopo la cascata di polemiche fiorita nelle elementari in piena stagione di riforma.
Sulla via della scolorina pare alcune domande del portfolio (che è il book delle competenze di ogni alunno) in stile "Grande fratello" che, più o meno, hanno la taratura da Santa Inquisizione: "l'alunno aiuta la mamma nei lavori domestici?", oppure "sta davanti alla tivù fino alle ore piccole?" e "quante ore dedica alla lettura in un giorno?". Innocenti e neutre, si direbbe, ma il test è sul crinale incerto tra pubblico e privato. Sottesa l'ombra inquietante del giudizio morale, in base alla "routine" dei bambini, di bravo o cattivo genitore.
"Troppo invasivi alcuni segmenti del portfolio", dicono le mamme della Pedemontana. Un problema naturalmente prevista in tutta Italia, visto che dal Maniaghese era partito in corso d'anno uno di tanti appelli al Garante. I genitori non escono allo scoperto, ma il malumore serpeggia.
"Il disagio dei genitori è tangibile e lo hanno espresso in più modi interviene il segretario Cgil Carla Franza . Nelle assemblee sindacali abbiamo consigliato ai docenti massima prudenza e delicatezza, nel predisporre le schede del portfolio. Non è nell'intenzione delle maestre invadere la sfera privata, ma alcune domande suonano alle famiglie come l'anticamera di un giudizio della scuola sull'essere o non essere bravi genitori. Bisogna fare attenzione, perché il rischio c'è e situazioni come quella capitata nella Pedemontana potrebbero aumentare, nel prossimo anno scolastico".
Occhio alle norme sulla riservatezza, per i docenti-autori delle domande contestate. "Tante le segnalazioni di famiglie disorientate per i quesiti che si sono visti proporre nella compilazione a più mani del portfolio spiegano alcuni insegnanti in anonimato . Il timore di aprire forme di contenzioso con i genitori c'è e speriamo che sia fornito alle scuole un modello standard, o un codice di regolamentazione".
Stop al portfolio selvaggio e al fai-da-te, insomma. Alla vigilia del debutto del book di documentazione-orientamento-valutazione personalizzato per gli alunni: in vari circoli didattici e scuole medie provinciali, infatti, dopo la sperimentazione a pelle di leopardo il 2005-2006 dovrebbe essere l'anno del portfolio. Anche perché la gestione della riforma ha prodotto commissioni interne di lavoro, corsi di aggiornamento e sul portfolio si sono investite risorse pubbliche e fedi pedagogiche a cascata, nei circoli didattici del Pordenonese più sensibili al nuovo che avanza. Una svolta epocale, salvo censure o bacchettate dal Garante della privacy.
Chiara Benotti