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Mess.Veneto-Scuola, libri più cari del 2,4%

Sotto accusa anche i costi degli alimenti per neonati, che pagano un'Iva del 20% invece del 4% Scuola, libri più cari del 2,4% Nelle medie. Alle superiori +6,9% per gli Iti e +6,4% per ...

19/08/2005
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MessaggeroVeneto

Sotto accusa anche i costi degli alimenti per neonati, che pagano un'Iva del 20% invece del 4%
Scuola, libri più cari del 2,4%
Nelle medie. Alle superiori +6,9% per gli Iti e +6,4% per il classico


MILANO. Libri di scuola pesanti per le tasche dei genitori. L'associazione Altroconsumo afferma che la spesa delle famiglie italiane per acquistare sussidiari, libri di testo e eserciziari crescerà quest'anno di 8 milioni di euro.
Altroconsumo ha calcolato che la spesa per i libri delle medie salirà del 2,4% rispetto all'anno passato. La classe più tartassata dal rincaro è la seconda media, dove nel 66% dei casi si assiste al superamento del limite di spesa, fissato dal Miur a 108 euro. Ma anche per le altre classi la situazione non è rosea: poco meno della metà delle prime classi (il 44%) sfora il tetto ministeriale dei 280 euro e il 38% delle famiglie con un figlio in terza sono costrette a spendere più dei "canonici" 124 euro.
Altroconsumo ha poi calcolato che la spesa per i libri è aumentata del 6,9% per gli istituti tecnici industriali e del 6,4% per i licei classici, mentre è diminuita del 4,5% per gli scientifici e del 6,9% per i tecnici commerciali.
La spesa media di una famiglia che ha un figlio alle medie risulta di 276 euro per la prima classe - a ridosso del tetto di 280 - di 116 per la seconda - ben più dei 108 previsti - e di 121 euro per la terza media - a fronte di 124 del tetto.
Per quanto riguarda le scuole superiori la spesa media risulta essere di 330 euro per il classico, 291 per lo scientifico, 244 per gli istituti tecnici commerciali e di 292 per quelli tecnici industriali.
Per risolvere l'annoso problema il segretario generale della Cgil Scuola, Enrico Panini, propone di calmierare i costi, sostenere le famiglie e diffondere nuove strategie.
Per i testi scolastici basterebbe un'edizione ogni cinque anni dice inveceil Moige (movimento italiano dei genitori).
Alla protesta dei consumatori per il caro-scuola si aggiunge quella dei contribuenti contro il Fisco, accusato di tartassare i bambini. Secondo Contribuenti.it, Associazione contribuenti italiani, i genitori spendono per ogni figlio piccolo 1.100 euro annui per l'acquisto di generi di prima necessità. Colpa dell'Iva al 20% sui beni destinati ai neonati, come biscotti e latte in polvere, laddove su pane e latte per adulti pesa soltanto l'Iva del 4%. Pertanto, Contribuenti.it promuoverà una petizione popolare sul suo sito Internet (www.contribuenti.it) che presenterà per la prossima legge finanziaria al governo. Si chiede di diminuire l'Iva su tutti i prodotti destinati alla prima infanzia dal 20% al 4%.