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Mess.Veneto-Scuola, scompare il sistema delle graduatorie

La bozza del decreto sulla formazione prevede che un insegnante su quattro sarà scelto dagli istituti Scuola, scompare il sistema delle graduatorie ROMA Corsi universitari di specializzazione (...

22/07/2004
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MessaggeroVeneto

La bozza del decreto sulla formazione prevede che un insegnante su quattro sarà scelto dagli istituti
Scuola, scompare il sistema delle graduatorie

ROMA Corsi universitari di specializzazione (a numero chiuso) per l'insegnamento; praticantato presso le scuole per gli aspiranti prof; programmazione triennale delle cattedre disponibili e vacanti: è quanto prevede la bozza del decreto delegato sulla formazione dei docenti che manda in pensione il sistema delle graduatorie permanenti e fissa nuove regole per l'accesso alla professione. Il provvedimento, che sarà presentato in tempi brevi al consiglio dei ministri, è il quinto decreto attuativo della riforma Moratti (la legge 53). Un nuovo docente su quattro sarà assunto direttamente dalle scuole, che dovranno appunto rivolgersi agli insegnanti "specializzati". Per avere l'immissione in ruolo i laureati abilitati all'insegnamento dovranno svolgere una sorta di praticantato attraverso contratti di formazione lavoro con le scuole interessate. Per accedere a questo tipo di contratto i laureati abilitati dovranno iscriversi in un apposito Albo regionale. Compiuto il tirocinio scatterà l'assunzione con un vincolo di permanenza per almeno 3 anni scolastici nell'istituto presso cui è di svolto il praticantato. Presso le università saranno istituiti Centri di servizio per la formazione degli insegnanti che tra i propri compiti avranno quelli di organizzare e monitorare le attività di tutorato in modo che la formazione in campo professionale sia coerente con il profilo culturale richiesto. Il decreto sulla formazione sancisce la fine delle graduatorie. Quelle che attualmente esistono saranno a esaurimento. Il numero complessivo di posti disponibili in base alla programmazione triennale sarà così ripartito: il 25% riservato ai corsi di laurea specialistica, il 25% agli idonei dei concorsi a posti e cattedre per esami e titoli e il 50% agli iscritti nelle graduatorie permanenti.