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Mess.Veneto-Scuole, tagliati oltre 300 posti per gli insegnanti di sostegno

Il direttore regionale ha ridimensionato le proposte dei dirigenti scolastici che avevano chiesto 863 docenti Cgil, Cisl e Snals contro la direzione che penalizza Udine dove si registra il m...

17/07/2004
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MessaggeroVeneto

Il direttore regionale ha ridimensionato le proposte dei dirigenti scolastici che avevano chiesto 863 docenti
Cgil, Cisl e Snals contro la direzione che penalizza Udine dove si registra il maggior numero di studenti disabili
Scuole, tagliati oltre 300 posti per gli insegnanti di sostegno


di GIACOMINA PELLIZZARI

I dirigenti scolastici hanno stimato che per seguire gli alunni disabili servono 863 insegnanti di sostegno, ma il direttore regionale, Piergiorgio Cataldi, ne autorizzerà solo 557. Trecentosei in meno rispetto alle valutazioni dei gruppi di valutazione riuniti nelle singole scuole della provincia. Inevitabile le proteste delle organizzazioni sindacali.
I tagli annunciati ieri da Cataldi nel corso di una riunione con le rappresentanze sindacali penalizzano soprattutto le scuole della provincia di Udine, dove si registra il maggior numero di allievi che necessita dell'insegnante di sostegno. A settembre, dalle materne alle superiori la campanella suonerà per 1.141 alunni con problemi fisici, psichici e psicologici. "Ogni cento iscritti precisa il segretario regionale della Cisl-scuola, Antonio Bassi se ne contano 1,96". A Gorizia lo stesso rapporto scende a 1,81, a Pordenone si attesta su 1,71 e a Trieste si è stabilizzato su 1,92.
Rispetto allo scorso anno, Cataldi a livello regionale autorizzerà 25 posti in più (1.142), ma verranno meno i 20 posti che la Regione finanziava direttamente alle scuole. La popolazione scolastica del Friuli Venezia Giulia, invece, lieviterà da 130.244 a 131.363 unità. Non va dimenticato, inoltre, che le proposte dei dirigenti scolastici sono state vagliate dai Gruppi di lavoro provinciali, composti anche dai rappresentanti delle Aziende per i servizi sanitari, che hanno convalidato 1.163 richieste, 21 in più rispetto alla previsione di Cataldi.
"In questo modo continua Bassi si penalizzano le scuole e gli studenti della provincia di Udine anche perché le richieste avanzate dai dirigenti scolastici sono supportate dalle relative certificazioni". Questo, secondo il segretario regionale della Cgil-scuola, Antonio Luongo, è il frutto di un sistema carente: "O il metodo della definizione non funziona e allora va messo in discussione sostiene il sindacalista oppure non è ammissibile uno scarto così marcato tra le proposte delle scuole e i posti autorizzati". Luongo è convinto che Cataldi, nella definizione degli organici di sostegno, sia stato influenzato dalle indicazioni ministeriali che fissano precisi rapporti tra alunni e docenti. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Giovanni Zanuttini dello Snals-Confsal insoddisfatto per la mancata accettazione delle richieste dei dirigenti scolastici e dei gruppi di lavoro. "Mancano all'appello 21 posti che dovevano essere riconosciuti subito" fa notare Zanuttini, nell'auspicare che nei prossimi mesi emerga una soluzione.
Inevitabilmente le conseguenze dei tagli applicati per gli insegnanti di sostegno penalizzeranno le famiglie con figli disabili. "Il direttore scolastico regionale ha affermato di aver tagliato i 21 posti a Udine per equilibrare il numero dei posti nelle diverse province" insiste Bassi, nel ricordare che in Friuli Venezia Giulia la popolazione scolastica è in costante aumento.