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Mess.Veneto: Sos da docenti e bidelli precari: «Viviamo con 900 euro il mese»

Scuola. Ieri l’assemblea al “Grigoletti”. «Ci hanno tolto le assunzioni promesse»

10/10/2006
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MessaggeroVeneto

La Flc Cgil sta completando un libro bianco con i racconti di 1.178 esponenti del personale Ata

Sos precari: ci risiamo con l’emergenza-scuola, nell’era Prodi. «La Finanziaria 2007 cancella posti di lavoro negli istituti professionali diminuendo le ore settimanali di lezione da 40 a 36». Tutti scettici sul futuro: «Le 50 mila assunzioni in ruolo 2007 sono sulla carta, promesse e basta». Per chiudere l’oroscopo: «L’assalto dei supplenti dal Sud nelle nuove graduatorie, sarà la mazzata finale al lavoro». Voci accorate, quelle intrecciate, ieri, da docenti e Ata precari nell’assemblea provinciale Flc-Cgil, nell’emiciclo del liceo “Grigoletti” a Pordenone.
Il sindacalista nazionale Corrado Colangelo ha promesso: «Chiederemo al Governo di cambiare segmenti dannosi per i precari, nella manovra economica in discussione». Con lui, i cigiellini Teresa Sarli e Adriano Zonta esortano a non abbassare la guardia. «Vogliamo una percentuale di nomine in ruolo subito - ha scaldato di speranza la platea, Colangelo -. Per gli Ata anche la possibilità di cambiare graduatoria provinciale, magari mettendo uno sbarramento numerico e, per i docenti coinvolti nelle abilitazioni straordinarie, la chiusura dei corsi entro giugno 2007».
Ma non c’è pace per i collaboratori: «Le scuole provinciali riducono le supplenze dei bidelli a 10-12 giorni per non pagare il trattamento di fine rapporto (Tfr) che scatta dopo 2 settimane: è indegno».
Cristina Ventura è un’Ata precaria da 6 anni e tira le somme sulla professione: «È difficile vivere con 900 euro al mese». Grane e magoni di 600 ausiliari, tecnici e amministrativi precari dell’istruzione locale, messi a nudo. «Gli ausiliari supplenti sono ricattabili più degli altri e se non denunciano le forzature dei dirigenti è per paura - svela il retropalco della scuola il sindacalista Zonta con Gianfranco Dall’Agnese e Carla Franza -. Stiamo completando il “libro bianco” formato dalle testimonianze di mille 178 Ata pordenonesi e ne salteranno fuori delle belle».
In provincia, qualcuno trema. Giù di corda anche i docenti stagionali.
«Da 16 anni vivo di supplenze e vorrei uno sbarramento sulla mobilità del personale di ruolo che transita dalle primarie alle superiori - è l’istanza di Nicoletta C.-. È uno scippo legalizzato sul numero dei posti di lavoro». Francesca Orenti, 33 anni e mamma fra 4 mesi, si racconta: «Insegno dalle materne alle superiori, pur di lavorare a scuola. È dura, a volte si è scoraggiati!».
Si definiscono sindacalisti “salaristi”, i cigiellini che da 9 mesi reclamano l’apertura delle trattative per il biennio 2006-2007. Il Governo promette un impegno sul rinnovo dei contratti del Pubblico impiego e la stabilizzazione dei supplenti. Convince pochi: i precari provinciali denunciano che «la politica del ministro Fioroni ha un “flirt” con il morattismo». E intanto, parte da Pordenone la petizione Flc-Cgil per abrogare la riforma.
Chiara Benotti