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Mess.Veneto-Statali in sciopero, 300 mila a Roma

La nuova protesta dopo quella del 26 marzo. Il governo ha già convocato i sindacati per il 3 giugno Statali in sciopero, 300 mila a Roma Oggi la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil. C...

21/05/2004
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MessaggeroVeneto

La nuova protesta dopo quella del 26 marzo. Il governo ha già convocato i sindacati per il 3 giugno
Statali in sciopero, 300 mila a Roma
Oggi la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil. Chiesti aumenti dell'8%


ROMA. Nuovo sciopero oggi dei dipendenti pubblici. Dopo quello del 26 marzo, che per il settore è stato di otto ore, i lavoratori dei ministeri, della scuola, della sanità, del parastato, degli enti locali, delle aziende autonome, della ricerca e dell'università torneranno ad incrociare le braccia a sostegno della vertenza per il rinnovo contrattuale. Sfileranno anche per le vie della capitale per poi riunirsi a piazza San Giovanni, dove i tre leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil terranno i comizi conclusivi.
A poco meno di un anno, dunque, l'appuntamento è nella stessa piazza dove il 23 giugno dello scorso anno i lavoratori, ancora in attesa del contratto, manifestarono per rivendicare il diritto al rinnovo del precedente biennio economico 2002-2003.
Secondo stime sindacali, la partecipazione dovrebbe oggi superare le 300 mila presenze. Ma lo sciopero, dopo il via libera del Senato alla delega previdenziale, assume una valenza più ampia.
I sindacati chiedono per il rinnovo del biennio economico 2004-2005 un aumento dell'8% contro il 3,6% previsto nella Finanziaria: in sostanza, 160 euro (comprensive della differenza d'inflazione registrata nel precedente biennio, dell'inflazione e della contrattazione integrativa) contro una proposta di circa 50 euro. Il governo, che ha convocato per il 3 giugno i sindacati a Palazzo Chigi, ritiene che i margini di trattativa siano stretti. In base all'accordo di luglio, i lavoratori da aprile avrebbero diritto all'indennità di vacanza contrattuale pari al 30% dell'inflazione programmata, che a luglio salirebbe al 50%.
Oltre allo sciopero targato Cgil, Cisl e Uil, c'è anche la protesta indetta dall'Ugl, dalla Cisal e dalle rappresentanze di base. Per l'Ugl restano validi tutti i motivi dello sciopero: "Non sarà sufficiente a farci cambiare idea - avverte - la convocazione di un tavolo". Anche la Cisal mette in guardia il governo perchè l'incontro del 3 giugno non sia una manovra elettorale.
Le Rdb hanno organizzato, invece, un corteo alternativo sempre a Roma al quale - secondo le loro stime - parteciperanno 50 mila persone, e che arriverà sotto il ministero del welfare passando "sotto le finestre di Tremonti".


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