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Mess.Veneto-Trentamila pagelle a rischio

Trentamila pagelle a rischio Le scuole temono di dover sostituire il documento Il Csa: nessun problema, utilizziamo il vecchio sistema ...

04/02/2006
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MessaggeroVeneto

Trentamila pagelle a rischio
Le scuole temono di dover sostituire il documento Il Csa: nessun problema, utilizziamo il vecchio sistema


Pagelle a rischio per circa 30 mila studenti delle scuole elementari e medie di Udine e provincia. L'allarme viene da alcune famiglie e dalle organizzazioni sindacali dopo la sospensiva decisa dal Tar del Lazio sul portfolio della riforma. Si incrina la routine di fine quadrimestre, nelle primarie e secondarie di primo grado riformate. Il giudice amministrativo ha sospeso parzialmente la circolare ministeriale numero 84, cioè la nuova pagella "a due tasche" di valutazione-orientamento dando ragione ai Cobas, che l'hanno impugnata. Stop al documento di valutazione perché inserisce la religione cattolica tra le altre discipline di studio e sulla cosiddetta biografia di ogni alunno redatta dai docenti ("viola la privacy" per i Comitati di base).
Spiega Antonio Bassi, segretario della Cisl scuola: "Molto probabilmente dovrà essere ripresa la vecchia scheda di valutazione affinché tutto venga ricondotto a uno schema unitario così da tornare a criteri generali. La richiesta in generale è di evitare l'eccessiva burocratizzazione e di offrire invece garanzie, che possono essere appunto l'uniformità a livello nazionale".
Secondo il Provveditorato agli studi di Udine il caos nell'assegnazione delle pagelle potrebbe rientrare prima del previsto, anche perché, come spiega il direttore Stefano Caravelli, "in molte scuole viene ancora utilizzato il sistema di scrutini già adottato lo scorso anno, pertanto in questo modo non sono stati registrati ostacoli".
Sulla questione interviene anche l'Associazione nazionale dirigenti scolastici (Andis). Il presidente, Pasquale D'Avolio, nel ricordare che l'Andis ha sempre ritenuto fondate le ragioni dei ricorrenti pur non potendo assumere comportamenti che rientrassero nella legalità, sostiene che "la sospensiva non è una sentenza". "Il Tar del Lazio continua D'Avolio afferma che i ricorrenti potrebbero aver ragione. Prima di dire l'ultima parola, quindi, occorrerebbe aspettare la sentenza e l'eventuale impugnazione del Governo al Consiglio di stato".
L'Andis ci tiene a tranquillizzare i presidi. "Le scuole che hanno già stampato le pagelle non dovranno preoccuparsi precisa D'Avolio anche perché nessuna comunicazione ufficiale è giunta dal ministero. Lo stesso vale per il portfolio: non è il caso di buttarlo nel cestino".
Il presidente dell'Andis ritiene che questa è solo un altro tassello che si inserisce nel panorama alquanto incerto che caratterizza il sistema scolastico. "Il tutto fa notare D'Avolio si inquadra in una situazione di incertezza e confusione legata alla riforma Moratti. Una riforma che testimonia l'improvvisazione e il dilettantismo di qualche consigliere o funzionario ministeriale".
Nelle scuole, però, molti dirigenti scolastici e altrettanti insegnanti sono in fibrillazione. Temono di dover rifare le valutazioni o di dover sostituire all'ultimo momento le pagelle che proprio in questi giorni stanno arrivando nelle scuole. Anche perché in molti casi tra le materie riportate nelle pagelle è stata inserita la religione cattolica come previsto dal ministero dell'Istruzione. Rifare tutto è impensabile per le scuole che si troverebbero davvero in difficoltà. Tant'è che alcuni dirigenti scolastici non escludono la consegna del documento così come sono state approvate dai collegi dei docenti.