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Mess.veneto-"Troppe tasse per l'istruzione"

La partecipazione è considerata molto elevata: quasi 900 adesioni sui 1.200 iscritti all'istituto Iniziativa compresa nel monte ore di assemblee I continui tagli ai finanziamenti pubblici de...

06/02/2004
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MessaggeroVeneto

La partecipazione è considerata molto elevata: quasi 900 adesioni sui 1.200 iscritti all'istituto Iniziativa compresa nel monte ore di assemblee
I continui tagli ai finanziamenti pubblici determinano la carenza cronica di strutture: mancano laboratori e nei corridoi piove
"Troppe tasse per l'istruzione"
Gli studenti bocciano il ricorso ai ticket per l'attività didattica
Le opinioni degli allievi del liceo "Grigoletti" da ieri in autogestione


Le tasse d'iscrizione che aumentano, i corridoi dove piove dentro e i laboratori che mancano sono i maggiori disagi che devono sopportare gli studenti del liceo scientifico Grigoletti di Pordenone, dove ieri è iniziata l'autogestione. Una forma di protesta messa in atto soprattutto per contestare la riforma Moratti, che prevede quei tagli dei fondi destinati alla scuola, che sarebbero la causa principale delle attuali difficoltà.
Lo sostengono molti dei quasi 900 ragazzi del liceo cittadino, che hanno deciso l'autogestione dell'istituto per tre giorni, svolgendo attività che vanno dalla pittura alla musica. Altri 300 studenti circa, invece, non hanno aderito alla protesta. Un'iniziativa che i ragazzi hanno organizzato in accordo con il preside, rinunciando ai giorni di assemblea dei prossimi mesi, per avere a disposizione tutto il primo piano dell'istituto fino a domani, quando dovrebbe tenersi una manifestazione cui parteciperanno anche le altre scuole superiori di Pordenone. Nel mirino ci sarà ovviamente la tanto discussa riforma Moratti, con tutte le pecche che gli si addebitano, specialmente sul piano economico.
"Le tasse per iscriversi in prima e seconda sono salite da 35 a 65 euro, come per le classi successive - ha detto lo studente Edoardo Pedrot - e il bilancio dell'istituto è stato ridotto. I fondi sono stati tagliati perché lo prevede la riforma Moratti". Ha aderito alla protesta anche Daniele Boltin, perché "vogliamo che sia garantito il diritto allo studio". All'autogestione la partecipazione è stata piuttosto alta. "Oggi sono entrati in classe - ha affermato Martina Dal Mas - circa 300 ragazzi, sui 1200 studenti del liceo". A puntare l'indice su alcune note dolenti della scuola è stato Marco Priviero, che ha affermato: "Ci sono grossi disagi a causa della scarsa manutenzione. Nei corridoi piove dentro da tanto tempo e i soldi per le gite sono sempre meno. Basti pensare che le missioni non verranno rimborsate agli insegnanti. Quest'anno, solo le classi quinte, potranno recarsi all'estero".
Ma l'autogestione è anche un'opportunità per trasformare per pochi giorni la scuola in un luogo diverso, dove gli studenti possono esprimere la loro creatività. "Ci sono iniziative per coinvolgere gli studenti - ha detto Nicola Golisano - stiamo mettendo in piedi un gruppo per svolgere attività musicali. L'intento è coinvolgere i ragazzi meno convinti e meno informati. Prenderanno il via anche laboratori di teatro e di giornalismo". Giulia Bortoluzzi ha sottolineato: "la riforma Moratti fa mancare i finanziamenti e prevede che a 12 anni una persona debba decidere del proprio futuro. Secondo me non è corretto". Critica sul piano per ristrutturare la scuola è apparsa anche Gessica Vivian, che ha detto: "mancano laboratori di lingue e insegnati qualificati. Pur nel nostro piccolo, vogliamo protestare contro la riforma Moratti". Giulia Iurlaro ha affermato: "vogliamo far sapere quello che pensiamo". Impegnata sul fronte delle attività è Chiara Adami, che ha raccontato: "abbiamo aperto un circolo di pittura. Faremo un cartellone per esprimere la nostra opinione contro una riforma che taglia i fondi alla scuola pubblica, in favore di quella privata". Dello stesso parere Alberto Zamuner, che ha ribadito: "non ci sono soldi per le attività extrascolatsiche". Sabrina Lisetto ha puntualizzato: "dobbiamo pagare noi per far venire i professori in gita". Irene Grego ha ricordato: "la riforma prevede che vengano istituiti cicli di due anni. Ma se uno viene bocciato deve pagare il doppio delle tasse e ripetere entrambe le classi". Fiducioso sull'esito dell'autogestione è apparso Armando Avallone, che ha detto: "speriamo di essere ascoltati, perché c'è ci sono molti studenti che credono in questa protesta". Adriano Sabelli ha rimarcato: "la riforma Moratti toglie fondi alla scuola". Pedro Menonca ha detto: "i tagli effettuati si riversano sulla cattiva condizione delle strutture". Infine Alessandro Amadio ha affermato: "mancano i fondi e ci tocca pagare perfino per andare in gita".
Alessandro Sellan


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