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Mess.Veneto-Udine-Oltre 3 mila firme per il tempo pieno

La mobilitazione dei genitori degli alunni delle scuole che sarebbero penalizzati dall'attuazione della riforma Moratti Oltre 3 mila firme per il tempo pieno Alle 1.500 raccolte alle ...

12/11/2003
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MessaggeroVeneto

La mobilitazione dei genitori degli alunni delle scuole che sarebbero penalizzati dall'attuazione della riforma Moratti
Oltre 3 mila firme per il tempo pieno
Alle 1.500 raccolte alle elementari cittadine si aggiungono le 1.700 ottenute dalla Cgil scuola
Incontro del comitato con il vicesindaco che coinvolgerà il consiglio comunale


di GIACOMINA PELLIZZARI

"Il tempo pieno non si tocca". I genitori delle elementari D'Orlandi, Friz e Rodari percorrono tutte le strade per far sapere ai parlamentari che non è il caso di approvare il decreto attuativo della riforma Moratti. Quello che prevede l'eliminazione del tempo pieno. Solo a Udine hanno raccolto 1.500 firme, alle quali si sommano le 1.700 della Cgil.
In totale quindi oltre 3 mila persone tra genitori, amministratori pubblici e insegnanti hanno aderito alla battaglia contro l'eliminazione del tempo pieno e del tempo prolungato nelle scuole dell'obbligo. Ieri la coordinatrice dei genitori, Simonetta Cortolezzis, ha illustrato la situazione al vicesindaco e assessore all'Istruzione Vincenzo Martines, e al dirigente Filippo Toscano. L'obiettivo è quello di sensibilizzare al problema i rappresentanti degli enti locali che, a breve, saranno invitati dal ministro all'Istruzione Letizia Moratti, a esprimere un parere sul decreto.
"L'assessore - riferisce Simonetta Cortolezzis - ci ha assicurato che porterà il problema all'attenzione del consiglio comunale perché il tempo pieno nelle scuole elementari è un'esperienza che va salvaguardata". Giovedì scorso, invece, gli stessi genitori sono stati rassicurati dall'assessore regionale all'Istruzione, Roberto Antonaz: "L'assessore ci ha garantito che la Regione appoggerà le nostre iniziative ed esprimerà parere negativo sulla riforma Moratti e sulla modifica del tempo pieno".
In pochissimi giorni i genitori delle tre scuole della città che applicano il tempo pieno hanno raccolto oltre 1.500 firme e registrato decine di contatti con le famiglie dei comuni limitrofi. La petizione è stata sottoscritta anche da diversi genitori di bambini che frequentano l'ultimo anno della scuola dell'infanzia. Il punto della situazione sarà fatto domani sera nel corso della creazione di un Coordinamento che avrà il compito di organizzare nuove iniziative incentrate anche su un incontro pubblico nel quale porteranno le loro esperienze pure gli insegnanti. Molti docenti, in effetti, stanno scendendo in campo al fianco dei genitori perché convinti che il tempo pieno nelle scuole elementari si è trasformato in un servizio sociale. Certo è che sempre più famiglie chiedono l'istituzione di classi a tempo pieno soprattutto quando entrambi i genitori lavorano. Tant'è che a ogni inizio di anno scolastico vengono compilate lunghe liste d'attesa.
Se il Parlamento accoglierà il decreto approvato lo scorso 12 settembre dal Consiglio dei ministri, nel prossimo anno scolastico le famiglie saranno costrette a pagare una retta mensile per iscrivere i figli al doposcuola. Gli alunni, inoltre, nel tempo mensa saranno affidati o ai bidelli o al personale della cooperativa vincitrice del probabile appalto di servizio indetto dal Comune. E' questa la soluzione più credibile se l'attuale organizzazione del tempo pieno e del tempo prolungato sarà annullata dalla riforma Moratti.