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Messa.Veneto-Sciopero del 24, la scuola è pronta

Oltre cinquanta istituti chiamati a protestare contro la riforma delle pensioni e il blocco delle assunzioni I dirigenti dovranno garantire il servizio scolastico Liberi di aderire, invece, ...

23/10/2003
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MessaggeroVeneto

Oltre cinquanta istituti chiamati a protestare contro la riforma delle pensioni e il blocco delle assunzioni
I dirigenti dovranno garantire il servizio scolastico Liberi di aderire, invece, docenti e personale Ata visto che non è un periodo di esami e scrutini
Sciopero del 24, la scuola è pronta
Venerdì alle 10 manifestazione in piazza XX settembre
L'INIZIATIVA
Cgil: rispediamo al mittente la lettera di Berlusconi


La scuola provinciale in piazza il 24 ottobre: sciopero per le pensioni e retroprotesta per sbloccare le assunzioni in ruolo, le risorse del rinnovo contrattuale 2004-2005 e concorsi dei dirigenti. Sigle sindacali schierate nel Pordenonese per l'intera giornata di lotta con la triplice confederale, gli autonomi Snals, Gilda, Cobas e Unicobas.
"L'alta affluenza nelle assemblee provinciali ci porta all'ipotesi di un'adesione forte al nostro sciopero auspica il segretario di Cisl scuola Marisa Susanna . Oltre alle 49 scuole provinciali che ci aspettiamo in larga parte deserte, anche gli istituti della formazione professionale Ial, Enaip e Villaggio del fanciullo possono partecipare alla protesta. Per quanto riguarda le scuole non statali del gruppo Fism, Agidae, Aninsei-Asso scuola, è stato stabilito dalle segreterie nazionali l'astensione nell'ultima ora di lavoro".
Appuntamento per tutti i dissidenti della riforma previdenziale alle 10 in piazza XX settembre e se arriverà la lettera del presidente del consiglio per spiegare l'ineluttabilità della riforma, Cgil scuola consiglia di rispedirla al mittente senza sborsare un euro di spese postali.
"Arricchiamo la nostra partecipazione allo sciopero con una valanga di lettere rispedite a Berlusconi invitano al carteggio a stretto giro i sindacalisti cigiellini Carla Franza e Gianfranco Dall'Agnese . Il governo vuole tagliare la previdenza perché ha bisogno di fare cassa dopo il fallimento della politica economica, ma non possiamo accettare un peggioramento del sistema pensioni che viola diritti acquisiti dai lavoratori della scuola. La nostra sede sarà a disposizione per la raccolta delle lettere che, in seguito, saranno consegnate al prefetto per il rinvio al mittente. Invitiamo tutti i 4 mila lavoratori del settore istruzione a unirsi alla nostra giornata di lotta, senza indugi e credo che dovrebbero essere con noi anche gli studenti delle superiori".
Nessuna partecipazione dei dirigenti è ammessa per garantire il servizio scuola il 24 ottobre: per il personale Ata o docente ci sarà libertà assoluta di incrociare le braccia, considerato che non è tempo di esami o scrutini che la legittimano. Sono a rischio di rinvio dell'età pensionabile causa la riforma circa 1.500 operatori della scuola in provincia (400 mila a livello nazionale) e la previsione di Cgil scuola per un 70 per cento di scioperanti, non sembra troppo azzardata: "I lavoratori sciopereranno in massa, ne siamo convinti". (c.b.)