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Messaggero-Abruzzo-Scuola: tagli, sindacati sul piede di guerra

LAVORO Scuola: tagli, sindacati sul piede di guerra Annunciate iniziative di protesta se il Ministero non si fermerà: 238 posti in pericolo L'AQUILA - "Se non perverranno tem...

06/06/2005
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Il Messaggero

LAVORO
Scuola: tagli, sindacati sul piede di guerra
Annunciate iniziative di protesta se il Ministero non si fermerà: 238 posti in pericolo
L'AQUILA - "Se non perverranno tempestivamente risposte di posti aggiuntivi per l'organico previstoper il mese di settembre, le organizzazioni sindacali regionali metteranno in atto pesanti iniziative di protesta": lo annunciano i rappresentanti di Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals dopo la riunione, all'Aquila, con la direzione scolastica regionale, nella quale si è discusso dei tagli agli organici del personale Ata (amministrativi, tecnici e ausiliari) nelle scuole abruzzesi.
Il dirigente Sandro Santilli ha detto ai sindacalisti presenti alla riunione, Paola Bonifaci (Flc Cgil), Pierluigi Palmieri (Snals) Renato Pengue (Cisl Scuola) ed Enio Taglieri (Uil Scuola), che il Ministero dell'Istruzione è stato sollecitato a rivedere i parametri che hanno portato al taglio di 238 posti da collaboratore scolastico, in altre parole da bidello, secondo la vecchia dicitura. "I sindacati -si legge in una nota delle quattro organizzazioni- hanno duramente contestato la decisione del ministro Moratti che, lo scorso 5 maggio, ha diramato uno schema di decreto interministeriale dal quale è evidente che l'Abruzzo è tra le regioni più penalizzate anche per l'anno scolastico 2005-2006. Il decreto non tiene alcun conto della specificità dell'organizzazione scolastica in Abruzzo, nè delle esigenze delle sue zone interne, caratterizzate da un'orografia per cui i comuni di montagna e le rispettive frazioni meriterebbero ben più particolare e attenta valutazione piuttosto che un'applicazione burocratica di parametri collegati esclusivamente al numero degli alunni".
Sempre secondo i sindacati, inoltre, "non c'è nessun rapporto tra tali parametri e le classi realmente attivate, tra tali parametri e la presenza di un alto numero di alunni disabili, portatori anche di gravi patologie, che senza un numero adeguato di collaboratori scolastici rischiano di essere esclusi dalla piena fruizione del diritto allo studio".