Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa locale » Messaggero MArche-Graduatorie, hanno cambiato le regole in corsa

Messaggero MArche-Graduatorie, hanno cambiato le regole in corsa

SCUOLA/ELEMENTARI E MATERNE "Graduatorie, hanno cambiato le regole in corsa" Gli insegnanti precari maceratesi si "alleano" con i colleghi di Milano. Mercoledì protesta in piazza ...

20/06/2004
Decrease text size Increase text size
Il Messaggero

SCUOLA/ELEMENTARI E MATERNE
"Graduatorie, hanno cambiato le regole in corsa"
Gli insegnanti precari maceratesi si "alleano" con i colleghi di Milano. Mercoledì protesta in piazza
di PIERFRANCESCO GIANNANGELI

I docenti precari di elementari e materne sono sul piede di guerra. La conversione di un decreto legge, avvenuta all'inizio del mese, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso dello scontento. Perché, dicono, quella conversione è avvenuta con sostanziali modifiche, che hanno stravolto lo spirito del bando e dunque delle graduatorie. Insomma, sostengono di aver partecipato a un "concorso" - chiamiamolo pure così, anche se impropriamente, perché di aggiornamento delle liste invece si tratta - che aveva alcune regole precise, poi, nel momento in cui si è trattato di assegnare i punteggi, tali regole sono state cambiate in corsa. Scontenti di come si è comportato il governo, in particolare il ministro Letizia Moratti, scontenti di come gli stessi sindacati hanno affrontato la situazione, una trentina di docenti precari maceratesi si sono legati a una cordata di colleghi milanesi - con avvocato a Roma - per far valere le loro posizioni. "Siamo stufi delle interpretazioni soggettive" affermano.
Il motivo principale della vertenza con il governo risiede nella questione delle scuole di montagna, per la quale è prevista l'assegnazione di un punteggio doppio. "Nel bando che scadeva il 21 maggio - raccontano - si parlava di scuole di montagna. Nella conversione del decreto, avvenuta il 5 giugno, la dicitura è stata invece sostituita con quella di Comuni di montagna. E in questo caso il problema cambia in maniera sostanziale, perché il riferimento è addirittura a una legge del 1957, che è sicuramente superata. Tutto questo stravolge completamente il senso delle cose". Secondo i docenti precari maceratesi il problema assume quindi una connotazione diversa. Spiegano il perché con un esempio. "Chi abita a Camerino - sostengono - e per andare a fare lezione attraversa semplicemente la strada, ha diritto a un punteggio doppio di chi abita lo stesso a Camerino, ma va a fare lezione sulla costa, a Civitanova. E quando ti trovi con una classe di quindici ragazzini extracomunitari e tre italiani, non è anche quella una zona disagiata?".
C'è poi un altro problema che gli insegnanti precari sollevano. La conversione del decreto in legge, dicono, ha effetto retroattivo, per cui a ciò consegue l'assegnazione di un punteggio doppio non soltanto in relazione alle graduatorie del 2004, ma anche per tutti i periodi precedenti. "Negli ultimi tre anni - affermano ancora - l'aggiornamento delle graduatorie è stato annuale. Il punteggio variava in relazione ai titoli presentati, ai concorsi sostenuti, al servizio prestato. Finora le interpretazioni sono state accettabili, le variazioni valevano per tutti. Adesso non più. Adesso c'è una discriminazione precisa".
I precari sono delusi anche dalla posizione dei sindacati, dai quali non si sono sentiti immediatamente appoggiati. "Noi, qui a Macerata, ci siamo mossi autonomamente, anche perché i termini del ricorso scadono ora, il 21 giugno". Un'altra discriminante riguarda coloro che hanno una laurea in Scienze della formazione: a costoro non dovrebbero essere tagliati dei punti se nello stesso tempo prestano servizio in qualche scuola, contrariamente a quanto accade a tutti gli altri, specializzati della Ssis compresi. "Una tabella titoli oggettiva non esiste" sostengono i precari, che a Macerata scenderanno in piazza mercoledì prossimo.