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Messaggero Veneto-I bidelli sono allo stremo

I bidelli sono allo stremo Raddoppiate le richieste di inidoneità per motivi di salute PROBLEMI A SCUOLA Il fenomeno va oltre le patologie accertate dalla commissione medica e ...

03/10/2003
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MessaggeroVeneto

I bidelli sono allo stremo
Raddoppiate le richieste di inidoneità per motivi di salute
PROBLEMI A SCUOLA
Il fenomeno va oltre le patologie accertate dalla commissione medica e per la prima volta da vent'anni il personale non è sostituito da supplenti


Aumento vertiginoso delle domande di inidoneità per motivi di salute del personale Ata del pianeta istruzione: nei primi 30 giorni di scuola da 23 casi riconosciuti a una cinquantina. Raddoppio anomalo, un fenomeno preoccupante con cause da scoprire, che vanno oltre la dimensione delle patologie accertate dalla commissione medica dell'Asl territoriale.
"Dopo un mese di scuola sono saliti a una cinquantina gli Ata inidonei temporanei e non si tratta di certificazioni "facili" sgombra il campo dai dubbi il sindacalista di Cgil scuola Gianfranco Dall'Agnese . Almeno altre 40 domande si accumulano negli uffici del Csa (ex provveditorato) per inidoneità temporanee e la situazione è grave, soprattutto per il resto del personale in salute che con l'aumento dei carichi di lavoro dei colleghi inidonei rischia un disagio fortissimo". Valanga di richieste per il mansionario professionale ridotto sulla base di allergie alla polvere o detergenti delle pulizie, malattie ossee, scoliosi e impossibilità di portare pesi o altro. Non sono malati immaginari, ma aumentano giorno dopo giorno, soprattutto tra gli ausiliari con un incremento annuale mai registrato. L'iter della certificazione passa attraverso la prima fase di idoneità temporanea: magari qualche mese, in molti casi l'intero anno scolastico. Se la patologia persiste, si raddoppia l'annualità e il personale in emergenza salute è confermato inidoneo temporaneo. Periodiche visite cliniche accertano lo stato sanitario e quando il miglioramento non si riscontra scatta la possibilità di inidoneità permanente.
"Per la prima volta dagli anni Ottanta gli inidonei non sono sostituiti con supplenti, grazie alla finanziaria 2003 che per i cosiddetti fuori ruolo causa salute prevede il rientro nelle funzioni originarie, seppure a mansionario ridotto in base alla patologia. Questo ha portato a un sovraccarico di lavoro degli altri Ata, che rischiano il collasso professionale e molti si ammalano. I certificati medici sono perfettamente corretti: le patologie esistono, ma il problema resta, in particolare per l'assetto del servizio pulizie. Ci sono situazioni di sofferenza particolari, per esempio al liceo Pujati di Sacile che conta 4 ausiliari inidonei su 10". Quello dell'istruzione è il settore del pubblico impiego che storicamente raccoglie il 40% del personale inidoneo per motivi di salute, perché tanti ausiliari approdano a questa professione dopo anni di attività usurante nel settore privato. Ma non c'è pace per gli Ata: la stretta del risparmio sugli organici fa saltare i già precari equilibri della distribuzione del lavoro e la categoria è in fermento.
"Per molte ragioni protestiamo uniti chiama a raccolta gli Ata Dall'Agnese nella vertenza scuola. Chiediamo organici potenziati per risolvere il problema delle mancate sostituzioni degli inidonei, poi assunzioni in ruolo (non sono previsti posti per gli Ata nei 21 mila che probabilmente la finanziaria 2004 assegnerà al ruolo docente). Cominciamo con le diffide legali contro il Miur, poi una raccolta di firme e continueremo con lo sciopero generale del 24 ottobre".
Chiara Benotti