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Messaggero Veneto: La Cgil: «Cancellate 98 classi

Il sindacato va all’attacco: nel Friuli occidentale prevediamo una perdita netta di 240 posti di lavoro

25/10/2006
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MessaggeroVeneto

Franza e Dall’Agnese: è l’effetto della Finanziaria sulle primarieDefinita la mappa della riduzione degli organici

Segno meno su scuole, cattedre e posti di lavoro, nella Finanziaria-capestro 2007. «Cancellate 28 classi nelle primarie del Pordenonese - snocciola il bollettino delle perdite previste, il sindacalista Gianfranco Dall'Agnese con il segretario Carla Franza - da settembre. Eliminate altre 23 nelle secondarie di primo grado e 47 del settore superiori. Questo sarà l'effetto dell'aumento in percentuale pari a 0.4% degli alunni in aula: un sacrificio di 98 classi».

Resa dei conti sugli insegnanti precari e non ci resta che piangere. «Nel Friuli Occidentale prevediamo una perdita netta di 240 posti di lavoro - continua l'oroscopo del disastro, Dall'Agnese -. Salteranno 75 cattedre nelle primarie, 59 dell'area delle secondarie e 106 sono calcolate in meno nelle superiori. Un disastro, per una quarantina e passa posti di lavoro Ata destinati alla scolorina in organico».

La logica dei tagli del Governo Prodi mette in conto anche una decina di cattedre cancellate dalla riduzione delle ore settimanali di lezione, da 40 a 35-36, negli istituti professionali. Altri 90 insegnanti di lingua inglese delle primarie saranno riassorbiti nei posti-standard e convertiti alla lingua di Shakespeare (500 maestre friulane sono in formazione). Parametri-tagliola che non fanno stare tranquilli mille precari della cattedra, inseriti nelle graduatorie permanenti provinciali e altri 600 Ata supplenti. A bilancio, la Destra Tagliamento perderebbe un circolo didattico e due secondarie di primo e secondo grado: razionalizzazione o tragedia dei supplenti? «Se la manovra economica non riduce i tagli sulla scuola sarà lotta dura - promettono i sindacalisti Flc-Cgil -. Riteniamo assurdo abolire le graduatorie permanenti nel 2010 e va potenziato il piano 2007 delle assunzioni in ruolo di 50 mila docenti precari e 6 mila 666 Ata. Chiediamo più risorse per l'edilizia scolastica e una prospettiva sostenibile per la trentina di insegnanti e la sessantina di Ata inidonei, che dovrebbero transitare in altri comparti della pubblica istruzione. Primo appuntamento con la protesta a Roma, il 4 novembre».

In piazza contro la precarietà del lavoro e per i diritti sociali: «Chiediamo l'abrogazione della riforma Moratti - conclude Dall'Agnese, che sarà nell'Urbe a manifestare -, delle leggi Biagi sul lavoro e Bossi-Fini per l'immigrazione».

Scioperi a nastro proclamati dagli autonomi della scuola: i Cobas il 17 novembre e lo Snals il 7 dicembre, per protestare contro la manovra economica e il mancato contratto 2006-2007.

Chiara Benotti