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Messaggero Veneto-Le scuole non hanno più soldi

Intanto, il ministero dell'istruzione investe un milione e mezzo per la formazione di migliaia di nuovi dirigenti Non ci sono neppure i finanziamenti per pagare gli Ata e i commissari dell'esam...

24/08/2005
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MessaggeroVeneto

Intanto, il ministero dell'istruzione investe un milione e mezzo per la formazione di migliaia di nuovi dirigenti
Non ci sono neppure i finanziamenti per pagare gli Ata e i commissari dell'esame di maturità 2005
Le scuole non hanno più soldi
La Cgil: per l'inizio dell'anno mancheranno i soldi per pagare le supplenze Altro tasto dolente la Tarsu: gli istituti hanno debito per oltre 243 mila euro


A rischio il bilancio delle scuole, a pochi giorni dall'avvio delle lezioni. Bollino rosso sull'incognita fondi delle supplenze brevi a carico delle casse scolastiche, tanto per cominciare. Il piatto amarissimo del consuntivo estivo è servito, nel Pordenonese.
Dal 1° settembre sarà caccia al supplente, per coprire le cattedre rimaste vacanti dopo l'"asta" degli incarichi annuali in calendario per i precari d'annata il 26 e 29 agosto (nell'auditorium del liceo Grigoletti a Pordenone, alle 9). Ma con quali risorse in cassa?
"Buchi vistosi nei bilanci delle nostre scuole di ogni ordine e grado dice il sindacalista Cgil Gianfranco Dall'Agnese squadernando i conti . Tranquilli alcuni capitoli di spesa, ma zero euro in cassa per le supplenze nell'ultimo quadrimestre dell'anno finanziario 2005. Dal primo settembre le supplenze brevi su maternità, congedi vari, aspettative e altro non avranno fondi di copertura. Mancano risorse e la preoccupazione serpeggia: il direttorato regionale ha coperto l'importo delle supplenze brevi fino al 30 giugno. Poi, il vuoto. Ma il servizio in cattedra andrà garantito, dal 12 settembre, per tutta la platea di 32 mila studenti provinciali".
La tassa per i rifiuti solidi urbani (Tarsu) è l'altra minaccia: i Comuni chiedono soddisfazione e il ministero paga soltanto il 75% degli importi. La spazzatura rischia di pesare sui bilanci dell'istruzione provinciale, con 243.618 euro da onorare.
Doglianze come "matrioske" russe: in serie continua. "La copertura delle indennità dei commissari delle superiori per gli esami di Stato arriverà nel 2006, se va bene rincara la dose Dall'Agnese . Le scuole hanno pagato attingendo da fondi di riserva, ma con il pericolo di essere costrette a ridurre le spese per le attività didattiche. Lo straordinario dei docenti non è stato pagato e sono affiancati nella cattiva sorte dal comparto Ata".
Penalizzati bidelli, assistenti amministrativi e tecnici: il loro assegno provinciale di 317 mila 994 euro è stato ridotto a una tranche di acconto pari al 46.34%. Mistero sui tempi del saldo. Cgil punta il dito anche sulla gestione delle informazioni: il management scolastico perde il ritmo?
"I dirigenti provinciali sono tenuti a fornire informazione preventiva e successiva sulla gestione dei compensi da quantificare al personale docente e Ata fa presente sulla contrattazione decentrata di istituto Dall'Agnese . In 15 scuole del Pordenonese questo non accade: le informazioni arrivano tardi, a decisioni prese e verbalizzate. Così non va. Le sentenze dei giudici, emesse numerose a livello nazionale in materia, condannano i dirigenti scolastici per attività anti-sindacale. Vogliamo aumentare il contenzioso, in provincia? Lo diciamo chiaro che il proverbio uomo avvisato messo salvato ha intatta la sua saggezza, anche nell'era dell'autonomia".
Il ministero dell'Istruzione corre ai ripari: investe sull'annata 2005-2006 un milione 582 mila euro per aggiornare 8 mila capi dell'istruzione. Obiettivo, le buone pratiche nella gestione delle relazioni sindacali per stoppare all'ingorgo davanti al giudice del lavoro. Sennò, che autonomia partecipata è?
Chiara Benotti