Messaggero Veneto-Nuovi sacrifici in vista per il comparto 'Ata'
Nuovi sacrifici in vista per il comparto 'Ata' Tagli da far paura, per il settore Ata della scuola provinciale e regionale. Non basta la 'croce' quotidiana del mancato pagamento dello stipendio ...
Nuovi sacrifici in vista per il comparto 'Ata'
Tagli da far paura, per il settore Ata della scuola provinciale e regionale. Non basta la 'croce' quotidiana del mancato pagamento dello stipendio di settembre e il portafogli a secco. Dietro l'angolo altri sacrifici. In embrione nella manovra finanziaria per il 2003, vengono alla luce previsioni numeriche catastrofiche sull'area del precariato: lanciate alla coscienza di classe nell'assemblea dei supplenti dal sindacalista di Cgil scuola Gianfranco Dall'Agnese, innescano la voglia nella categoria di sciopero e di lotta a oltranza per salvare il lavoro. Il collasso occupazionale dal settembre prossimo non sta in quel due per cento di posti ghigliottinati dagli organici degli ausiliari per ragioni di contenimento della spesa statale, quanto nel rientro dei cosiddetti 'fuori ruolo'. Dopo il 31 agosto 2003 per gli Ata a tempo indeterminato confluiti da tempo in altre mansioni per ragioni di salute, famiglia o chissà, scatterà il diktat del ritorno al lavoro originario.
"I 'fuori ruolo' in Friuli sono circa 780 in tutto, di cui 300 docenti e 480 Ata '#8212; snocciola lo spessore del problema Gianfranco Dall'Agnese '#8212;. Nel Pordenonese almeno 200, di cui un centinaio di ausiliari, tecnici e amministrativi: se rientrano risucchiano i posti dal pacchetto degli attuali 450 di incarichi annuali. A questi vanno conteggiati altri 16 posti sottratti dai tagli all'organico dei bidelli e siamo tutti nei guai". Guai aggiunti a livello occupazionale dalla smania di esternalizzare dei servizi di pulizia alle cooperative. Il pressing del Miur a incentivare l'appalto delle pulizie a scuola è una ferita aperta, perché possono diminuire le supplenze annuali e aumentare i carichi di lavoro per chi a scuola ci sarà.
"Strategie perverse di risparmio e intanto si elargiscono ricchi finanziamenti alle scuole paritarie e private '#8212; lamenta Dall'Agnese '#8212;. Anche nel Pordenonese molti dirigenti premono sui contratti con le cooperative di pulizia e pensare che la riduzione degli Ata significa automatico peggioramento della qualità del servizio scuola. La situazione attuale è difficile: il rinnovo contrattuale pare orientato a una divisione dell'area docente, poi delle assunzioni gridate e promesse per 20 mila precari non si vede la traduzione in fatti, la convenzione sulle funzioni miste è tutta da rifare e non ci sono all'appello nemmeno le graduatorie '24 mesi' provinciali compilate in forma provvisoria. Per questo bisogna scioperare compatti il 18 ottobre".
Chiara Benotti