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Messaggero Veneto: Scuola, si prepara un settembre “caldo”

Cgil e Snals: non è possibile continuare a valutare il servizio solo sotto il profilo economico. Verranno meno anche il tempo pieno e quello prolungato

12/08/2007
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MessaggeroVeneto

Nelle materne e nelle elementari saranno assegnate oltre 200 cattedre agli insegnanti di sostegno

A fine mese saranno assunte a tempo determinato circa 1.600 unità tra docenti, bidelli, tecnici e amministrativi

Ma i sindacati annunciano battaglia: troppi tagli al personale, si penalizza la qualità della didattica

di GIACOMINA PELLIZZARI

Il settembre caldo della scuola. Nonostante l’assunzione a tempo determinato di oltre un migliaio di precari tra insegnanti, bidelli e amministrativi, le organizzazioni sindacali sono sul piede di guerra perché a seguito dei nuovi tagli al personale i docenti vedranno venir meno circa un centinaio di cattedre annuali.
Il nuovo anno scolastico, insomma, rischia di aprirsi all’insegna della contestazione: le organizzazioni sindacali hanno già annunciato che a settembre inviteranno il personale alla mobilitazione. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’ennesimo taglio agli organici di fatto. Un taglio che, rispetto alle previsioni, farà venir meno l’assunzione a circa un centinaio di insegnanti precari. Secondo le prime stime dello Snals, tra il 27 e il 31 agosto, saranno assunti a tempo determinato oltre 800 tra direttori dei servizi generali amministrativi (10), assistenti amministrativi (110), cuochi (3), collaboratori scolastici (640), guardarobieri (6) e assistenti tecnici (54) e altrettanti insegnanti precari.
«Nonostante le immissioni in ruolo appena concluse – fa notare la segretaria provinciale della Flc–Cgil, Franca Gallo – il personale precario resta troppo numeroso, sarebbe opportuno che le procedure per stabilizzare gli insegnanti e il personale Ata venissero accelerate». Oltre alla regolarizzazione dei precari, la Cgil sul piatto della bilancia pone problemi vecchi e nuovi della scuola. Non ultimo il tempo pieno per il quale non è stato rispettato il modello organizzativo con il doppio organico. «Anche il tempo prolungato è stato eliminato» segnala la Gallo, secondo la quale «settembre sarà un mese impegnativo». «Sul fronte degli organici resta da capire se le scuole riusciranno a garantire il funzionamento» continua la sindacalista, nel soffermarsi sul servizio di sorveglianza che, proprio a seguito della carenza di personale, rischia di non poter essere più garantito dai bidelli.
Analoga l’analisi del rappresentante dello Snals, Gian Franco Beltrame: «In questa situazione la qualità della didattica ne risentirà. Si continua a valutare il servizio solo sotto il profilo economico e questo non va affatto bene». Secondo lo Snals, inoltre, l’ennesimo taglio del personale annunciato dal ministero si tradurrà in maggiori costi per le casse dello Stato. «Assegnare gli spezzoni agli insegnanti di ruolo – spiega Beltrame – non significa risparmiare, ma penalizzare ancora una volta i precari. Allo Stato costerebbe meno affidare quelle cattedre ai supplenti ai quali non verrebbe pagata la quota di tredicesima mensilità, del fondo pensione e tantomeno degli scatti di anzianità». A partire dal 26 agosto, insomma, le scuole polo non assegneranno più gli spezzoni di orario che, in passato, formavano una cattedra. Per quanto riguarda i docenti, invece, saranno nominati, sempre secondo le stime dello Snals, oltre 200 insegnanti di sostegno solo nelle scuole materne ed elementari dove saranno assunti altrettanti maestri. Nelle superiori, invece, si stimano circa 800 assunzioni a tempo.
Un vero superlavoro per i dirigenti scolastici che coordineranno le operazioni, non a caso Beltrame ci tiene a ringraziarli.