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Messaggero Veneto: Scuole senza soldi per i supplenti I sindacati scrivono al ministro

Cgil, Cisl e Uil: centinaia di prof non ricevono lo stipendio

09/12/2007
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MessaggeroVeneto

UDINE. Il caso scuole del Fvg è finito ancora una volta sul tavolo del ministro Giuseppe Fioroni. I segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil scuola, rispettivamente Enrico Panini, Francesco Scrima e Massimo Di Menna hanno infatti scritto al ministero dell’Istruzione chiedendo la convocazione di un incontro per risolvere le «gravi difficoltà finanziarie» delle scuole del Fruili Venezia Giulia, situazione che secondo i sindacalisti «è notevolmente peggiorata rispetto a quella denunciata in passato». Sono ormai decine e decine infatti i casi di professori supplenti che non ricevono lo stipendio secondo quanto riferisce il segretario regionale della Cisl scuola, Antonio Bassi. Che spiega: «Lo stesso ufficio scolastico regionale ha evidenziato in una missiva indirizzata ai dirigenti che l’esaurimento della disponibilità di cassa ha comportato per molte scuole l’impossibilità di pagamento degli stipendi dei mesi di novembre e dicembre. Negli istituti i fondi per le supplenze sono esauriti e molti presidi non riescono a sostituire gli insegnanti assenti per malattia». Come se non bastasse la direzione scolastica regionale avanza dallo Stato un credito di oltre 11 milioni di euro. Si tratta di soldi stanziati, dal 2002 al 2006, e mai liquidati dallo Stato. Non a caso – dice Bassi – «lo stato di agitazione proclamato a maggio da Cgil, Cisl, Uil non è mai stato revocato». A pesare sui bilanci, già in rosso, delle scuole del Fvg ci sono anche le novità introdotte dalla legge Fioroni che riesumato gli esami di riparazione. La legge obbliga i presidi a organizzare i corsi di recupero nel periodo estivo ma al momento non c’è nessuna certezza sui finanziamenti. E così molti presidi stanno correndo ai ripari aumentano le tasse alle famiglie che in alcuni casi potranno lievitare fino a raggiungere anche i 120 euro l’anno. «A giorni dovremmo incontrare i dirigenti del Ministero – conclude Bassi – e ci auguriamo che finalmente si possa trovare una soluzione all’insostenibile, quanto ingiustificata, riduzione delle risorse economiche che negli ultimi anni ha colpito le scuole. Fiororini si era già impegnato ad affrontare questa situazione che nel frattempo è diventata critica. Il sistema sta ancora in piedi solo per l’abnegazione dei lavoratori che con professionalità suppliscono a un disagio senza precedenti».
Cristian Rigo