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NMess.Veneto-Braccio di ferro sugli organici per le scuole medie

NO" DEL SINDACATO Braccio di ferro sugli organici per le scuole medie (cdm) Braccio di ferro fra la direzione scolastica regionale e la Cgil sugli organici delle medie. All'ultima tappa del...

19/05/2004
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MessaggeroVeneto

NO" DEL SINDACATO
Braccio di ferro sugli organici per le scuole medie
(cdm) Braccio di ferro fra la direzione scolastica regionale e la Cgil sugli organici delle medie. All'ultima tappa dell'iter per l'assegnazione delle cattedre, il sindacato ha presentato un documento di non conciliazione sulla proposta del direttore Cataldi. Perché, spiega Gianfranco Dall'Agnese della segreteria regionale Cgil scuola, "la direzione ha attuato una compensazione inaccettabile. In organico di diritto ha assegnato alle medie della regione 2676 posti, 40 in meno rispetto a quanti dovevano essere. Il direttore, infatti, non solo, ha tolto alle medie i 34 docenti in più concessi dal ministero in organico, ma ha eroso ulteriori 6 posti, per dirottare 22 posti alle elementari e 18 alle superiori con l'obiettivo di risolvere i problemi di questi due ordini di scuola. In questo modo, però, non ha concesso tre nuove classi di tempo prolungato a Pordenone e una a Trieste, non ha autorizzato la formazione di 4 classi prime a Gorizia e non ha assegnato un posto alla sperimentazione di indirizzo musicale nel Pordenonese". Ma "la cosa più grave", secondo la Cgil è lo schiaffo dato alle aspettative delle famiglie dei 16 alunni che si sono pre-iscritti alla prima classe della media bilingue di San Pietro al Natisone, confidando che, dopo tante promesse, con il prossimo anno, potesse finalmente diventare realtà. Invece, ancora fumata nera. "La direzione non ha autorizzato la formazione della prima media di San Pietro. Cataldi ha detto che dal ministero non sono ancora arrivate istruzioni in questo senso. Noi, come sindacato, speriamo che quei posti, non autorizzati in organico di diritto, siano concessi in organico di fatto. Stiamo lavorando per questo", dice Dall'Agnese. Di fronte al "niet" su tutta la linea del direttore, la Cgil si è rifiutata di siglare l'accordo.

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