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Nuova Sardegna-Docenti: "Un nuovo no contro la Moratti"

SCUOLA Docenti: "Un nuovo no contro la Moratti" ALGHERO. Il Collegio dei Docenti delle sedi associate dell'Istituto Tecnico Industriale, del Professionale per l'Industria e l...

05/06/2005
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Nuova Sardegna

SCUOLA
Docenti: "Un nuovo no contro la Moratti"
ALGHERO. Il Collegio dei Docenti delle sedi associate dell'Istituto Tecnico Industriale, del Professionale per l'Industria e l'Artigianato, del professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente si è espresso sul decreto d'attuazione della Riforma Moratti. Era stata avanzata richiesta d'abrogazione della bozza riferita alla riforma del 2° ciclo, che fino alla scorsa settimana era ancora al vaglio del Consiglio dei Ministri. Il Consiglio dei Ministri ha tuttavia deciso di dare il via alla Riforma, stabilita dalla Legge 53 del 2003, che suddivide le superiori in due percorsi "di pari dignità", quello dei licei e quello dell'istruzione e formazione professionale. Il Collegio dei Docenti ha firmato un documento approvato all'unanimità, nel quale si spiegano le ragioni del rifiuto tout court della Riforma. I docenti non ci stanno per quanto concerne l'impianto duale, che separa i due percorsi formativi, discriminando il livello omogeneo d'istruzione. Dissenso per la scomparsa di alcuni istituti e la diversificazione degli studi con l'aumento di materie facoltative, in precedenza obbligatorie. Desta perciò preoccupazione la crescita della discontinuità didattica, la precarietà lavorativa del corpo docente e l'introduzione della figura del tutor. Inoltre s'ipotizza una maggiore confusione nell'attribuzione delle competenze tra Stato e Regione in materia scolastica. La richiesta avanzata dal Collegio è l'abrogazione dell'impianto complessivo della Riforma, per la quale, secondo i firmatari, sarebbe stata necessaria una maggiore attenzione per le proposte dei docenti. Il documento stabilisce di non deliberare in merito alle adozioni di libri di testo; di aderire alle iniziative che il Collegio riterrà valide per contrastare la Riforma; favorire la discussione con tutti i soggetti, includendo anche la Regione Sardegna e altre istituzioni locali. (m.c.)