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Nuova Sardegna-Insegnanti all'assalto del tutor

Insegnanti all'assalto del tutor Assemblea della Cgil scuola a pochi giorni dal via ...

05/09/2004
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Nuova Sardegna

Insegnanti all'assalto del tutor
Assemblea della Cgil scuola a pochi giorni dal via


NUORO. Bisogna dimenticarsi la vecchia organizzazione scolastica, con pregi e difetti, degli anni precedenti la legge Moratti. Dal 15 settembre tutto cambia, tutto si rinnova e la nuova legge dovrà essere applicata. A pochi giorni da quella data, nulla sembra essere certo, ma piuttosto tutto ancora da interpretare. Punto primo, e soprattutto dolente: chi sarà l'insegnante tutor previsto dall'art.43? Chi lo dovrà scegliere? Determinerà uno stravolgimento degli assetti contrattuali degli insegnanti? Punto secondo: le 30 ore obbligatorie settimanali sono state ridotte a 27, più 3 facoltative, chi dovrà gestire queste ultime e quali saranno gli insegnanti abilitati a farlo?
E come verranno riutilizzati gli insegnanti in esubero visto che gli organici verranno calibrati non più sulle 30 ma sulle 27 ore? Queste e tante altre le domande degli insegnanti presenti nel convegno organizzato dalla Cgil per discutere sui decreti applicativi della legge Moratti. Una sala gremita di addetti ai lavori ha risposto all'appello lanciato da Lisetta Bidoni della Cgil-Scuola, 4 o 5 presidi, tutti gli altri erano insegnanti, rappresentanti e iscritti alle varie organizzazioni sindacali: Cgil Cisl, Uil, Cobas e Gilda, ognuno con il suo contributo di domande e considerazioni. "Perché i sindacati non raccolgono firme per l'abolizione di una legge che vede il corpo docente unanimemente contrario?" E ancora: "Perché non si è uniti sul terreno delle iniziative?".
Sono gli insegnanti della provincia di Nuoro che, come in tutta Italia, manifestano la loro rabbia nei confronti di una legge che non li ha coinvolti, che non condividono e che rischia di stravolgere la loro situazione professionale. Oggetto del contendere è prima di tutto l'introduzione della figura del tutor per le elementari e il primo anno delle medie inferiori previsto dall'art.43.
Chi individua e poi designa il tutor? "È materia di contratto sindacale - dice Lisetta Bidoni - prima di modificare il profilo professionale di un insegnante si deve ricorrere al contratto di lavoro e la nomina di questa figura non può essere fatta dal preside". Ma intanto non c'è tempo di aspettare il risultato delle trattative nazionali su questo fronte, la scuola parte a metà mese e le nomine devono essere fatte: "Ci troviamo stretti in una morsa - ribatte Marco Caria dirigente del circolo scolastico di Furreddu - da una parte i dettami governativi e dall'altra lo scontento degli insegnanti, ma noi il 20 settembre dobbiamo assegnare il numero di ore ai colleghi e quindi procedere con le nomine".
Che fare dunque? "Se il collegio dei docenti sceglierà di non deliberare a favore e rinvierà tutto al risultato delle contrattazioni nazionali siete in una botte di ferro - ha risposto la segretaria della Cgil Scuola - piuttosto preoccupiamoci di non far passare la delibera".
E sono in molti a minacciare la disdetta dagli organismi sindacali se i sindacati accetteranno di contrattare sulla figura del tutor, che verrebbe nominato senza criteri precisi e che, a fronte di un arricchimento del carico di lavoro, verrebbe ricompensato con la bellezza di 10 euro mensili!? Ma il tutor avrà poi una più agevole progressione di carriera, una liquidazione e una pensione più alte e chissà, magari in futuro, quando le finanze statali lo consentiranno, anche un proprio inquadramento contrattuale.
Maria Giovanna Fossati