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REFERENDUM: COSTA (LAZIO), MONDO SCUOLA HA CONTRIBUITO A VITTORIA NO

''La saggezza degli italiani ha bocciato, con il referendum, una riforma costituzionale che avrebbe anche ridotto i diritti di uguaglianza di accesso e di opportunita' di apprendimento nel sistema di istruzione e formazione

28/06/2006
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(ASCA) - Roma, 27 giu - ''La saggezza degli italiani ha
bocciato, con il referendum, una riforma costituzionale che
avrebbe anche ridotto i diritti di uguaglianza di accesso e
di opportunita' di apprendimento nel sistema di istruzione e
formazione. Sono certa che il mondo della scuola abbia dato
un forte contributo alla vittoria del no''. E' quanto
dichiarato da Silvia Costa, Assessore all'Istruzione, diritto
allo studio e formazione della Regione Lazio e coordinatrice
della IX Commissione Istruzione della Conferenza delle
Regioni, in occasione dell'assemblea nazionale di Confap,
Confederazione nazionale formazione aggiornamento
professionale. ''Bisogna restituire al sistema scolastico la
certezza di essere ascoltato e la centralita' anche
nell'attribuzione e nella qualificazione delle risorse''.
''Nell'incontro tra il coordinamento degli Assessori
regionali all'Istruzione e il Ministro Fioroni - ha
proseguito Silvia Costa - abbiamo convenuto su due
sostanziali esigenze: un accordo-quadro per attuare il Titolo
V della Costituzione,che gia' vede le Regioni titolari della
competenza nella programmazione dell'offerta formativa
territoriale; un tempo adeguato per poter giungere ad una
proposta meditata di riforma del secondo ciclo scolastico -
diversa da quella Moratti - che veda il tema del biennio
14-16 anni come percorso unitario (ma non unica) verso
l'innalzamento dei livelli di scolarita' e di competenze e in
una logica di diversificazione e di integrazione dei percorsi
formativi''.
''La realta' dei centri di formazione realizzati da
religiose e religiosi riuniti nella Confap - ha sottolineato
l'Assessore regionale - nella storia di questo paese hanno
spesso anticipato bisogni e risposte formativi, con
l'attenzione prevalente alla personalita' dei ragazzi, alla
loro qualificazione professionale e alla loro maturita' di
cittadini''.
''In una nazione che vede ancora una significativa
percentuale di dispersione scolastica e una ancora troppo
larga presenza di giovani adulti senza titolo di studio, ma
soprattutto una dispersione di valori, e' ancora necessaria
la loro azione, in collaborazione e ad integrazione
dell'offerta scolastica, anche alla luce del bisogno di nuovi
profili professionali e di competenze specifiche del nostro
sistema produttivo. In tal senso vanno i documenti e i tavoli
nazionali attivati dal coordinamento degli Assessori
sull'apprendistato professionalizzante in alta formazione,
sulla revisione dell'accreditamento degli enti di formazione,
sulla valutazione dei percorsi triennali sperimentali e, piu'
di recente, sulla modellistica dei poli formativi, che vedono
il partenariato di enti di formazione, organizzazioni
imprenditoriali e sindacali e Universita'. Su queste
tematiche e' aperto un confronto con le parti sociali e con
le rappresentanze degli enti di formazione'' ha concluso
Silvia Costa.